Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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martedì, giugno 02, 2009

Nessuno come lui

Vincent O'Brien, meglio conosciuto come il migliore allenatore europeo di tutti i tempi, si è spento ieri all'età di 92 anni, presso la sua abitazione a Straffan, contea Kildare in Irlanda. La sua carriera è iniziata nel 1943 con gli ostacoli, vincendo la Cheltenham Gold Cup per 4 volte e accumulando prestigiosi trofei nel corso di tale periodo, prima di cominciare con il piano, dov'è si è eretto ad un emblema del galoppo europeo. Insieme a Sangster, diede vita a quello che si può definire un simbolo nell'impronta fondalmentale lasciata nell'allevamento mondiale. Il Coolmore Stud. L'eredità lasciata per 35 anni da Northern Dancer è un unicum con il suo iter da allenatore. Il primo dei suoi sei Derby di Epsom è arrivato nel 1962 con Larkspur, un cavallo dell'ambasciatore americano in Irlanda Raymond Guest. Il secondo Derby lo vinse con Sir Ivor nel 1968, una edizione che riempe di orgoglio noi italiani per il fatto che il mago scelse Pisa per svernare con il figlio di Sir Gaylord. O'Brien ha sellato anche Nijinsky, con il quale vinse la classica inglese due anni prima di far diventare il figlio di Northern Dancer il primo cavallo a vincere la Triple Crown britannica, dopo Bahram nel 1935, e fargli vincere per la prima volta nella storia il Derby Inglese ed Americano nella stessa stagione. Incomparabile come preparatore, si avvaleva della collaborazione di Lester Piggot con il quale vinse anche il quarto Derby con l'immenso Roberto, il quale respinse in un vibrante testa-testa Rheinglod nel 1972. Ma proprio negli anni 70 cementò la sua fama, grazie alla partnership con il proprietario Robert Sangster ed il figliastro John Magnier. Attraverso le loro idee, lavorarono sodo per trovare un cavallo top in corsa che poi diventasse leader degli stalloni europei. Nacque il Coolmore. I suoi ultimi vincitori di Derby corsero proprio con i colori di Robert Sangster. The Minstrel prevalse nel 1977, ancora con Piggot in sella, mentre nel 1982 il fragile ma eccezionale Golden Fleece non poteva non avere vita facile con Pat Eddery al timone. La connections con Eddery continuò anche nei due anni successivi quando con El Gran Senor, dovette soccombere a Secreto nel Derby edizione 84. Ma per Vincent questo fu comunque motivo di orgoglio perchè a sellare il vincitore fu proprio suo figlio David. Ebbe anche il tempo di sellare Royal Academy, nella Breeder's Cup Mile nel 1990 a Belmont Park. L'ultimo cavallo a correre il Derby per O'Brien fu Fatherland nel 1993. Montato da Lester Piggot, finì soltanto nono. L'anno successivo il maestro si ritirò, con un fenomenale record di 16 vittorie classiche inglesi, 27 irlandesi, 3 Arc (due con Alleged ed uno con Ballymoss) e 25 trionfi nel meeting di Royal Ascot. Invitato lo scorso anno al meeting di Epsom Downs, ha affermato che "la classica inglese è senza dubbio la corsa che mi ha dato l'emozione pià grande della mia vita. I tre anni hanno un unica chance per correrlo, un giorno in una vita che vale più di ogni altra cosa" e poi aggiunse: "Da oltre 65 anni, da quando ho preso la licenza di allenatore, molto è cambiato a Epsom; gabbie di partenza, supplementazioni, ancora più premi in denaro, telecamere ognidove, le tribune, il miglioramento costante della pista e anche il Derby di Sabato. Ma alcune cose non sono mai cambiate, come il battito del cuore che si avverte da quando i cavalli passano per il Tattenham Corner, ed il brivido della salita finale, sia se la vittoria è facile come con Nijinsky o di un pollice, come con Robert". Un pioniere per il suo modo di vedere il turf mondiale, non c'è mai stato nessunocomparabile alla sua maestria. Il Coolmore Stud e Ballydoyle sono appunto i risultati della sua visione ed il testamento al suo successo.
Che la terra gli sia lieve, poichè lui alla terra non fu di peso…

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