Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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lunedì, febbraio 11, 2013

Crisi Ippica: Cattive notizie dal MeF, 30 Milioni entro Marzo e il 2013 a 60gg. Ma gli altri 4 mesi del 2012 sono un mistero..

Ultime dal Ministero delle Finanze: Incontro giunto ad una fase caldissima, le notizie non sono buonissime, ed i rappresentanti (8, al Tavolo organizzato) usciti dopo l'incontro previsto hanno fatto il punto della situazione, eccola: Ulteriore attesa è quella che devono patire gli operatori ippici già vittima di una già grave crisi, infatti i promessi 30 Milioni di Euro utili per coprire i mesi di Luglio ed Agosto 2012 sono virtualmente disponibili ma non possono essere resi liquidi entro metà Marzo almeno, perché il Decreto del 31 Gennaio è ancora all'esame della Corte dei Conti che ha 30 giorni di tempo per renderlo esecutivo. Non ci metteranno 30 giorni (oppure si) e dunque il pagamento per Lug/Ago 2012 è previsto tra il 15 ed il 30 Marzo circa. E questa è una notizia, confermata anche dal Ministro Mario Catania nella mattinata di lunedì, ecco le sue parole: "Ci sono a bilancio 250 milioni per l'ippica (riferimento al 2013 ndr), e' un fatto indiscutibile. Il Mef aveva sollevato problemi sull'immediata erogabilità dei soldi, abbiamo raggiunto un primo accordo superando le resistenze del Mef per sbloccare i primi 30 milioni che sono invia di operabilità, ora bisogna lavorare per rendere erogabili gli altri". 
L'altra notizia riguarda il 2013. Sembra che sia stato ratificato (almeno così è stato preannunciato, ma nulla sembra sia strato firmato) l'accordo che prevede il pagamento delle spettanze al massimo entro 60 giorni. Significa che quello guadagnato in Gennaio potrà essere evaso entro Marzo, quello di Febbraio entro Aprile e così via per gli altri mesi. Resta da definire cosa resterà del "buco" quadrimestrale che riguarda i premi di Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre 2012. O si aspettano tempi lunghi (Vaccari ha detto ai rappresentati che forse verrà fatto entro Gennaio 2015!!!!!) oppure Catania forza la mano per far si che la Corte dei Conti ratifichi i bilanci 2011 e 2012 dell'Unire (o Assi) oppure (molto più plausibile, ma non certo) che si faccia un altro Decreto come quello del 31 gennaio per poter saldare le spettanze rimanenti nel 2012. In pratica, chi può resiste. Chi non può...

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