Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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lunedì, gennaio 02, 2012

Ippica Italiana 2012. Cosa ci aspetta

Sempre se mai si tornerà a correre, è uscito nei giorni scorsi il calendario delle grandi corse nel 2012 con relative dotazioni e a ben vedere, di novità ce ne sono state e pure tante. La prima cosa di cui ci siamo resi conto, ma tutti in realtà, è che il taglio è stato "orizzontale" e non "verticale" dunque si è voluto distribuire il taglio a tutte le componenti del comparto, senza che ci fosse una meritocrazia per certi versi piramidale. Come al solito, divergenze nelle posizioni tra ippodromi, categorie ed Unire (Assi), ma una cosa è comunque certa: Questo tipo di calendario, pattern e Listed, sarà oggetto di attenzione particolare in seder di Comitato Pattern in programma a Roma il 13 Gennaio prossimo, il giorno dopo la manifestazione che dovrebbe aver luogo sotto Montecitorio.
Allora, le pattern hanno subito un calo generale del 31%, con il Derby in qualche modo salvaguardato (anche per favorire il tentativo di riportarlo ad essere un G1) e le Oaks G2. Per il resto, Parioli, Regina Elena e Mario Incisa, che avevano dotazioni superiori al G3, tornano nella normalità. 
Per le Listed ci sono stati molti cambiamenti. Sono scese sia a livello di dotazione, che per numero da 69 come erano, a 60. Sparito il Nearco Lr, ritenuto evidentemente inutile, quattro corse come il Daumier, Torricola, Zanoletti e Criterium Varesino sono diventate condizionate da €33.000, mentre altre quattro (Federico Regoli, Toscana, Duca D'Aosta e Nastro d'Oro di Sicilia) diventano handicap principali di fascia alta. Ora, va bene per alcune Listed che non avevano nemmeno il rating idoneo, ma in alcuni casi sembra sia stato solo una questione di soldi. Qui allora sorge spontaneo il dubbio sull'opportunità che anche il Criterium del Mediterraneo, diventi una bella condizionata ricca da 33.000 euro..Comunque, che il Nearco scompaia non ci piace affatto ma in qualche modo dovrebbe essere ripristinato in una sorta di restyling della corsa stessa, magari sotto forma di handicap alto. Gli handicap principali, e qui prendiamo spunto da un articolo uscito qualche giorno fa che riportiamo quasi testuale, "il calo è a metà strada con un 35% per quelli di classe B ed un 33% per gli handicap C. Più nel dettaglio, sono stati aboliti 6 handicap C che probabilmente potranno essere effettuati con la dotazione ordinaria, 4 a Milano e 2 a Roma. Tutti gli altri sono confermati come pure i tre handicap limitati e i preesistenti handicap B il cui numero aumenta per le 4 nuove corse ex-listed di cui dicevamo sopra". 
Tirando le somme, 145 corse contro le 152 dello scorso anno per €7.846.300 di dotazione contro gli €11.941.600, con un calo del 34,3%. 
Ora gli ostacoli: Invariata, ci pare, la questione pattern o Listed (19 ed 8 rispettivamente), cambiano le dotazioni con un -32,6% nella dotazione dei gruppi, -41,1% nella dotazione delle Listed.
A voi le sensazioni, commentate pure qui sotto. 

20 commenti:

  1. siamo conciati veramente male!!!! non bastava la crisi dell'Italia,ci voleva pure quella dell'IPPICA!!!!

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  2. Solite decisioni che vengono prese alla Ponzio Pilato, il problema purtroppo è sempre lo stesso da tanti anni, all'Unire non vogliono capire che cercando di appiattire tutte le corse come se una fosse uguale all'altra non fanno altro che ammazzare questo sport. Il discorso poi è generale, che senso ha proporre 1767 convegni(tra trotto e galoppo), quindi riduzione del 10% rispetto al 2011, quando il montepremi è ridotto del 40%? L'unica soluzione che si doveva fare era ridurre le corse di circa la stessa percentuale, quindi arrivare a poco più di 1200 convegni, cioè 3 convegni la settimana e 4 nei fine settimana o festivi, a mio parere abbastanza per il livello italiano e per la quantità di cavalli esistenti. Questa sarebbe stata una scelta coraggiosa e rivolta verso la qualità, anzi poteva essere un nuovo inizio, ci sarebbe stata sì maggiore concorrenza ma almeno si sarebbe mantenuta il sogno di vincere davvero qualcosa di serio, ma ovviamente si sarebbe scontentato qualcuno. Così facendo non si fa altro che accellerare la chiusura dell'ippica in Italia, i gruppi 1 a quella dotazione durano 1/2 stagioni massimo, unica cosa giusta sfoltire le listed, ma anche qui si è usata la solita strategia pavida del non scontentare nessuno. Purtroppo questo è molto triste soprattutto se a decretarne la fine sono un segretario generale dell'Unire che dovrebbe essere un ippico e un ministro dell'Agricoltura che a parole doveva capire i nostri problemi...
    Questo provvedimento "tecnico" è davvero la mazzata finale, Gabriele quando vuoi apriamo una discussione sulle totalità delle scelte che sarebbero state necessarie, io ne ho anticipate solo alcune, ma ce ne sono molte altre.
    A presto

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  3. il vero "cancro" dell'ippica italiana è il trotto....una marea di corse squallide e insignificanti. bisognerebbe abolirlo totalmente

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  4. concordo con l'abolizione del trotto e concordo anche il fatto che molte decisioni vengono prese alla ponzio pilato!! ma è possibile che ogni volta che succede qualcosa i cavalli ci devono rimettere sempre?? voglio proprio vedere cosa faranno per portare a casa da mangiare i fantini,i draiver,gli allenatori... intanto 15mila cavalli rischiano il macello

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  5. E' il numero delle corse che bisogno ridurre, ed in maniera drastica... non le dotazioni. Bisogna cancellare gli ippodromi che non hanno ragione di esistere, bisogna equiparare il numero delle corse al trotto con quello delle corse al galoppo, bisogna perseguire il doping e la combine, bisogna combattere le lobbies ed i troppi mafiosi (nel senso più largo del termine) presenti in questo ambiente...
    Ma tanto che parliamo a fare, tutti sanno cosa bisognerebbe fare ma nessuno lo farà perché viviamo in un paese dove "fare la cosa giusta" non interessa a nessuno...

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  6. Scusami ma dire che il cancro dell'ippica è il trotto è una boiata di dimensioni colossali. Se a te non piace sono problemi tuoi, ma guarda che anche al galoppo ci sono corse squallide e purtroppo per te i trottatori italiani all'estero vincono dappertutto cosa che ahimè al galoppo accade molto raramente, quindi la qualità è molto elevata. Ognuno sceglie l'ippica che preferisce e io amo il galoppo, ma si dovrebbe sempre avere come riferimento il bene comune. Come al solito in Italia ci si divide tra bianchi e neri per un tozzo di pane, ti meriti Ruffo..

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  7. non riesco a capire perchè dobbiamo avere campi come tagliacozzo,capalbio,grosseto,siracusa dove non mi sembra che siano piste dove si fa selezione e poi penso che l'ippica dovrebbe fare meaculpa dove in tutti questi anni non ha salvaguardato il vero appassionato che disgustato da tante situazioni ha abbbandonato il circo

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  8. Quoto con la più assoluta convinzione che se l'ippica italiana coincidesse con il galoppo (più il galoppo a ostacoli) vivremmo non dico nell'oro, ma certamente con tre pasti e due merende al giorno e qualche spiccio in tasca, con dignità. Sono decisamente e da sempre per la divisione del settore a compartimenti stagni, e ciascuno per la sua strada e con i suoi aficionados. Se ci si guadagna tutti, meglio. Anche perché, detto francamente, non vedo molti più punti di contatto tra galoppo e trotto di quanti ne veda tra trotto e salto ostacoli o tra galoppo e dressage, e le strade sono distinte e separate, come ovvio e giusto che sia. Armando, Roma

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  9. Ripeto ancora a scanso di equivoci: Io preferisco il galoppo, ma di cosa stiamo parlando, età dell'oro per il galoppo???? ma vi rendete conto che i gruppi italiani sono ormai quasi sempre vinti da stranieri, le ormai poche volte che si degnano di presentarsi da noi. Ormai anche le Listed sono appannaggio di tedeschi infimi, cechi e adesso anche spagnoli!! Poi per favore mi dite come si fa a sostenere un intero comparto con il solo galoppo? Faremmo poco più di 1 convegno al giorno se va bene, con conseguenti ricadute sulle scommesse. Senza aggiungere che le giornate che portano più pubblico negli ippodromi sono l'Europeo di Cesena, il Lotteria a Napoli, il Città dio Montecatini a ferragosto. Questi sono fatti e non parole in libertà. Che vuol dire compartimenti stagni? Già oggi il montepremi è suddiviso in base alle corse che si effettuano e in un certo qual modo quindi al numero dei nati. Sui rapporti tra i due mondi sono molti di più di quelli che si pensi, parecchi proprietari e allevatori (ormai sempre di più le due categorie si assomigliano) sono impegnati in entrambi i campi, sempre più ippodromi sono ambivalenti, quindi scusate ma di che parlete. Se abbiamo una possibilità di salvarci è quella di fare fronte comune e non, come al solito, dividersi tra noi e fare la fine di tafazzi.

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  10. IL PROBLEMA ALLO STATO ATTUALE E' CHE CON L'IPPICA E' VERO MANGIANO CIRCA 50.000 FAMIGLIE, MA LA GESTIONE MASSACRANTE DELLO STATO E LA TOTALE ASSENZA DELLE STESSE ISTITUZIONI IPPICHE HANNO PORTATO AD UNA SITUAZIONE IN CUI QUESTE 50.00 FAMIGLIE NON POTRANNO MANGIARE PIU TUTTE INSIEME.
    LA COSA CHE BISOGNEREBBE COMPRENDERE ALLO STATO ATTUALE E' CHE CON L'IPPICA NON SI PUO' CAMPARE, I GRANDI PROPRIETARI SONO ORMAI GLI ULTIMI BALUARDI DI UN SISTEMA CHE NON RESTITUISCE LORO NIENTE EPPURE CONTINUANO AD INVESTIRE ALLA CIECA.
    I PICCOLO PROPRIETARI COSI COME I LORO OPERATORI DEVONO CAPIRE CHE NON POSSONO OGNI ANNO RICEVERE UN INUTILE SUSSIDIO POICHE IN QUESTO MODO CONTRIBUISCONO AL SUICIDIO DEL SETTORE.
    LA NUOVA PROGRAMMAZIONE E' SEMPLICEMENTE RIDICOLA DOVEVAMO RIPARTIRE DA ZERO CONSERVANDO LA QUALITA' INVECE COME AL SOLITO L'ASSI O UNIRE CERCA DI ACCONTENTARE TUTTI PER NON COMBATTERE CON I RICORSI AL TAR ED ALLORA MI CHIEDO COSA ESISTE A FARE QUESTA AGENZIA PER LO SVILUPPO DEL SETTORE IPPICO???
    STESSO DISCORSO PER IL SEGNALE TV, PER LE CONCESSIONEI ALLE VLT,E PER LA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL CANALE UNIRE TV CHE DEFINIRE PENOSA E' COME FARE UN COMPLIMENTO.
    QUI SI PARLA DI FRONTE COMUNE MA NON CREDO CHE SIANO TUTTI D'ACCORDO MOLTI DI QUELLI CHE CHIEDONO IL SUSSIDIO A MIO PARERE VOGLIONO SOLTANTO AMMAZZARE IL SETTORE.

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  11. Secondo me andavano tagliate almeno il 60-70% delle corse(tutte quelle di routine, insignificanti, dominate dai brocchi e dalle truffe), e andava aumentato il montepremi delle corse di livello decente, solo quelle che garantiscono un minimo di spettacolo per gli spettatori, e sulle quali vale la pena di scommettere.
    Insomma io sono per la drastica riduzione del numero di meetings, e premi invariati, o meglio ancora aumentati

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  12. Quoto gli ultimi due interventi per lo spirito costruttivo. A mio parere dobbiamo ripartire da due assunti:
    1° Essere proprietari vuol dire essere innamorati dei cavalli e delle corse e bisogna sapere che è molto più facile perdere soldi che guadagnare, insomma è l'appassionato che sfama il cavallo e non viceversa. Quindi chi non può/vuole rimetterci soldi non deve fare il proprietario, deve tornare ad essere un hobby e non un lavoro;
    2° Il proprietario deve essere trattato come un "principe", deve essere coccolato, deve sentirsi parte integrante, anzi principale, del nostro sport.
    Per arrivare a tutto questo io penso si debbano mettere in atto alcune soluzioni:
    A. come detto precedentemente, riduzione del numero di convegni del 40%, quindi a circa 1200, che vorrebbe dire circa 480 convegni al galoppo, meno non mi pare giusto sia perchè una soglia critica esiste, sia perchè riducendo troppo la base ci sarebbero più danni che benefici, cioè si perderebbero quei piccoli proprietari e appassionati che servono per veicolare la passione. Gli ippodromi che vogliono fare più giornate sono benvenuti, se si pagano tutti i costi e non gravano sull'ente, ma anzi danno una percentuale del gioco.
    B. Tutte le corse devono essere soggette ad iscrizione, diciamo l'1% del montepremi, con un importo minimo di fee, per esempio 50€. Questo ridurrebbe le corse farsa dove un cavallo è vincente a 1,01.. e sono tante.. Inoltre questa soluzione farebbe sì che un allenatore iscrive il suo cavallo solo se davvero convinto delle possibilità del suo allievo.
    C. Possibilità di partecipare alle corse solo se si è in regola con i pagamenti verso i vari componenti del settore (enti/allenatori..). Esempio: Sei moroso con un allenatore, lui può non farti correre il cavallo, oppure chiedere che il premio gli venga girato come rimborso del debito.
    D. Vera lotta al doping, il carrozzone di Settimo o funziona o è meglio mandare tutto in francia o a qualche ASL, che sicuramente costerebbe di meno.
    E. Riforma completa del canale Unire Sat, ad oggi è inutile e anzi dannoso. A mio parere con un costo pari a un decimo di oggi o poco più si potrebbe darlo in mano a quelli di Class Horse TV o ad altri.
    D. Aumento delle pene per reati quali doping, corse truccate ecc. Io metterei anche l'obbligo di sottoscrivere, per tutti coloro che partecipano allo sport (proprietari, fantini, allenatori...), una carta con riportate le varie regole e le pene. Una sorta di memorandum che servirebbe anche a darci un'immagine diversa fuori dal nostro ambiente. Ovviamente chi sgarra deve pagare, il cavallo trovato positivo al primo controllo va sospeso e l'allenatore pure e subito.
    Queste sono solo alcune delle scelte che ormai sono impellenti, a prescindere dalla lotta ad AAMS, sia chiaro.
    Aspetto vostri suggerimenti.
    Saluti
    Antonio

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  13. Domanda:
    Nel 2011 lo stato ha dato euro 120.000.000, è vero?
    In premi sono stati distribuiti Euro 11.941.600.
    Ma la differenza come è stata spesa?

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  14. Credo tu faccia confusione.
    Mi pare che lo stanziamento fosse di 130 milioni, 20 meno dei 150 di Zaia per intenderci.
    I premi erogati nel 2011 sono stati circa 185/190 milioni di euro e non 11 milioni... il bilancio Unire 2011 dovrebbe, se non sbaglio, aggirarsi su qualcosa meno di 400 milioni.

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  15. Questo è quello che dice Gabriele, anche se forse si riferisce solo alle corse titolate, ma la differenza è enorme. Boh??

    " Tirando le somme, 145 corse contro le 152 dello scorso anno per €7.846.300 di dotazione contro gli €11.941.600, con un calo del 34,3%. "

    Questo è quello che gli Inglesi fanno con i soldi del Levy (in migliaia di sterline)

    £'000
    Prize Money 48,963
    Integrity Services 21,835
    Racecourses 3,910
    Administration 3,403
    Improvement of breeds 1,245
    Veterinary 1,009
    Training 892
    Other 2,017
    Bookmakers' Committee 535

    TOTAL 83,809

    Da: http://www.hblb.org.uk/

    Non prendono molti più soldi di noi, ma forse li spendono meglio

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  16. Scusa Anonimo, per inciso prendiamo la bella abitudine di mettere almeno un nick così è più semplice la risposta, non facciamo confusione, il post è riferito alle corse principali, quindi gruppi e HP, perciò la differenza tra 7 milioni e 11 milioni si riferisce esclusivamente a queste corse. Sul sistema Inglese: i quasi 84 milioni di sterline, non euro! ricordiamolo bene che non è poca cosa su cifre di questo genere, si riferiscono al galoppo in piano e ostacoli, non esistendo o quasi il trotto. In Italia i 110 milioni vanno suddivisi con il trotto, in una percentuale, se mi ricordo bene e se non è cambiato qualcosa di quasi il 60 al trotto e poco più del 40 al galoppo, quindi 110 vuol dire circa 45 milioni di euro al galoppo, come vedi in Inghilterra prendono più del doppio!! Certo dobbiamo anche dire che corrono molto di più di noi e infatti non pensare che oltre manica siano felici, anzi sono sul piede di guerra da un pezzo, molto allenatori dicono che così non si può andare avanti e molto di loro si sono già trasferiti in Francia, ti ricorda qualcosa? Solo che loro sono più seri a livello di Istituzioni, hanno ridotto il numero di convegni, "obbligato" gli ippodromi a garantire un livello minimo di montepremi per tipo di corsa, altrimenti avrebbero disertato quell'ippodromo e soprattutto hanno politici che hanno a cuore il problema. Su una cosa però hai perfettamente ragione, loro i soldi li spendono meglio, perché a montepremi va una percentuale ben maggiore rispetto a noi, ma anche qui la colpa è di chi ci dirige e ci ha diretto in passato che ha dilatato la struttura in maniera elefantiaca. Saluti

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  17. Davvero il bilancio dell'Unire è 400 milioni???
    E' possibie trovarlo online??

    Ecco il budget della BHA. (british horseracing Association)
    Sbaglio ancora con i paragoni??

    £000 Budget 2011
    People Costs 14,962
    Weatherbys 5,175
    Doping control 3,366
    Property and Overheads 2,236
    Legal and Professional 1,722
    Promotions 612
    Other 2,453
    Total 30,903

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  18. Vai sul sito Unire e ricerca la voce "bilancio di previsione 2011" ne vedrai delle belle...

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  19. Mi permetto di ricordare ,che stà andano tutto allo sfaciò perche cosi anno voluto gli alti capi.Togliendo ai proprietari di essere anche allenatori dei propi cavalli. In questo modo il giorno della corsa. Si fa sellare il cavallo ad un allenatore che il cavallo non la mai visto,e se si piazza prende la percentuale. Il tutto ha discapito del propietario! I grandi pranzi per non dire abbufate che si svolgono ha Capanelle nei giorni delle grandi corse. Alla quale sono invitate sempre le stesse persone,difficilmente un piccolo allenatore o propietario.e tutto sulle spese dell°ippica.Unire che è diventato un ministero in regime militare .Non parliamo poi delle varie agevolaziono per i raccomandati
    Ripuliamo l°ippica e vedrete che molta gente tornerà agli ippodromi.

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  20. Prendo spuntoo da qualche commento fa.
    Nellarticolo faccio riferimento alle grandi corse, perchè nel complesso i soldi distribuiti al montepremi quest'anno sono 111, di cui il 57% al trotto ed il 43% al galoppo. Mentre, per quanto rriguarda le grandi corse ci sono circa 11 milioni di euro da distribuire tra cui i famosi €7.8 milioni circa contro i 3 scarsi al trotto.

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