Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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martedì, giugno 14, 2011

CONTROLUCE..di Mario Berardelli (11° puntata)


Come sempre tanti spunti di riflessione che proviamo a veicolare tra Tuttogaloppo, Per Sport e ovviamente il nostro Blog. Hanno un senso maggiore , meglio raggiungono uno scopo se poi voi riuscite a farli vostri , se si promuove una discussione che inevitabilmente porta a migliorare ed orientare il settore, se in altre e care parole riusciamo insieme a fare cultura, la ancora di salvezza , oggi più che mai , dell'ippica. Una ippica priva di un progetto culturale muore inevitabilmente. Un solido progetto di cultura alle spalle può invece essere la base su cui poggiare gli assetti futuri , positivi, del comparto. Sembra aria fritta, sociologia da strapazzo, banalità, purtroppo  oggi come oggi è impellente necessità. Un ciclo è da diverso tempo giunto al termine,  si tira a campare ma cosi si rimanda soltanto la fine. Serve il colpo d'ala, il progetto, la dimensione culturale nuova che possa garantire almeno per i prossimi 20 anni un trend soddisfacente. Occorre il concorso, l'apporto intellettuale di molti, di tanti purchè animati da propositi sani e soprattutto purchè dotati della necessaria preparazione specifica. Come si dice negli annunci economici ? Esclusi perditempo ! Cosa deve comprendere un progetto ? Anzitutto deve darsi le basi per un corretto e possibile certo e necessario flusso di risorse che, è  notorio da sempre, nel nostro settore provengono dalle scommesse, meglio da un corretto uso e gestione delle scommesse, dalla loro migliore finalizzazione, dalla possibilità di individuare tempi, modi e strutture per far si che possano diventare redditizie ed interrompere la discesa  ormai verticale. Vale la pena di chiamarci fuori , di abdicare , in cambio di un sussidio cosidetto fisso ( sa molto di antica sana spartizione ....)  la cui sicurezza, dubbia nel tempo, si basa pure su ragionamenti , anche apprezzabili, che lo dipingono in fondo quasi come una sorta di risarcimento o comunque di contributo alla cultura del settore ? Vale la pena ? O piuttosto non è magari il caso di esaminare , professo di non essere un esperto e non mi aggiungo al coro dei tuttologi  straripanti nell'ippica, a fondo studi di settore che esistono ( recente quello preparato da Carlino Zuccoli che per anni ha studiato la materia legata al  corretto utilizzo e finalizzazione delle scommesse)  , di valutarli, di capire se possono essere una corretta base per impostare un eventuale discorso ? Quello del corretto e sufficiente afflusso delle risorse è basilare per noi, tutti i bei discorsi  che faccio io , che fate voi, che amiamo fare tutti e che molto ci dilettano  dal punto di vista tecnico, intellettuale, spaziando in ogni dove o quasi rischiano di diventare solo esercitazioni accademiche , in Italia, se non risolviamo il problema dell'afflusso ( quello della distribuzione è successivo) delle risorse .  Dopo possiamo discettare e i danni del nostro discutere sarebbero anche sopportabili , se non imbrocchiamo invece la strategia  per garantirci le risorse il danno è totale e irrimediabile. Convinciamoci di questa pregiudiziale, agiamo di conseguenza e in umiltà. Possiamo essere presuntuosi a volontà su qualsiasi problema tecnico, culturale, istituzionale anche , di gestione e impostazione ma non su quello della garanzia delle risorse. Stavolta fermiamoci qui, immagazziniamo questo dato, meglio input. Una delle prossime volte  potremo stilare un altro elenco, quello successivo e vincolato alla soluzione del problema risorse dove magari capiamo qualcosa di più che potrà riguardare i tanti problemi del settore e che in fondo abbiamo tante volte accarezzato se non di più. Ora divertimento puro e provocazione intellettuale. Grazie Vittorio, Diego e Mirco ma forse sarebbe meglio dire GRAZIE caro vecchio grigione e chi lo ha allevato. Che cavallo, dai lo avevamo tutti dato per andato..... grasso che cola se pizzica un gruppo tre e si continua a piazzare in uno o due....invece ecco la zampata e non cominciamo a dire che è stata fortuna, che era una edizione scarsa. Il Milano è sempre il Milano, ricordatevelo, è la corsa più vera e seria di tutto il calendario italiano e ve lo dice uno che , come sapete , cavalca il trend e l'onda degli anni 2000 che vedono la selezione intorno ai 2000 questa volta metri. I 2400 del   Milano sono la corsa faro del turf italiano e Voilà Ici la ha vinta. Punto. Siccome secondo è Scalo uno che è preciso per aver vinto il Milano tedesco e contro rivali da Milano italiano, poche balle è stata impresa. Chapeau anche dinanzi a Saratoga e a tutto il suo team , ecco queste sono le imprese che chiediamo al nostro turf, sono cammei da libidine sportiva. Capitolo Jakka : guai a pensare che abbia corso male. Quando ha mosso  io ho visto il cambio di passo di chi si appresta a dominare, c'era tutto il cavallo eccome se c'era ( bravo Endo) , c'era pure il terreno sbagliato ma che fai non corri ? Certo io in pantofole e in poltrona adesso pontifico : ritirato e dritti al Saint Cloud. Eh ti pare facile...... però..... Basta Milano se non per dire che anche li abbiamo visto la vera ippica che amiamo e per la quale ci battiamo, come si fa a non essere al fianco di coloro che ci hanno regalato il marcatore, come si fa a non sostenere i loro sforzi, santo cielo dobbiamo far si che diventino il doppio , loro, non decuplicare eventi e pesi che non riesce più a sopportare, che paralizzano  il sistema e il suo dinamismo. A proposito di paralisi, siamo comprensivi sempre al massimo e non critichiamo a priori per il gusto di farlo, troppo comodo ma 30 minuti abbondanti per decifrare una foto e per dare parità...... no, non va assolutamente. Francesco ha fatto, con me, per tanti anni il Commissario sa che bastano due minuti e proprio se dai parità non ci puoi mettere di più e nell'ippica del 2000 quella globale..... via. Farà difesa di ufficio e doverosa, giusto,  ma sono sicuro che non ha gradito.  Comunque vogliamo dire bravo a Tonino Cascio ? Io si. Se non fosse stato Olive il fantino di Galikova cosa avreste pensato ?  Ce ne mette per mettersi in azione, che vorrà dire ? Pochi metri, 2400 e li spacca tutti ? Non sarà che Golden Lilac è il clone di Zarkava e lei in fondo è la sorellastra  .......?  Belle domande , se vedi il Diane ( comunque una delle corse dell'anno, non si discute) da una angolazione sei per forza per Lilac, se da un'altra ti aspetti prima o poi una sublime Galikova, da tutte e due e da mille altre ti metti in ginocchio dinanzi a Galileo e meno male  ( sante provvidenze che qualche matto o malsano vorrebbe togliere) che molti dei nostri sono riusciti ad andarci quando si poteva è chiaro....dice niente Rip ? Byword ha preso un brodino e tanta nuova fiducia, dopo le sberle dell'Ispahan. Riparte ? Secondo Franco è al tubo, canto del cigno, ha detto tutto lo scorso anno, mi sa che ancora un volta ha ragione. Lui dice anche che non ci sarà rivincita nel Vermeille , io la sogno. Kreem al Paris ma troverà quelli veri, Mutual Trust al Prat e lo vincerà, che  stragi Fabre. Delle Belmont ci frega poco. Sir Henry suona decisamente meglio e adesso sotto con la madre di tutti i meeting. Hai voglia a tentativi di imitazione come la settimana enigmistica, questo è quello vero ed originale , ragazzi tre secoli, per favore..... e qui come anche dopo troveremo tante italian connection perchè c'è , per fortuna, una ippica che è internazionale e non solo italiana....... e naturalmente gli danno addosso.... che fenomeni.

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