Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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sabato, luglio 23, 2011

Supermercato Italia, venduto anche Lucky Chappy

“Supermercato Italia”. Questo è il cartello alla dogana per l'Italia. Dopo i vari Sir Eagles (Invincible Spirit), Cazals (Aussie Rules), Al Rep (Trade Fair), venduti in Oriente, è l’Occidente a rispondere con il Team Valor a decidere che fare la spesa in Italia è conveniente e produttivo. Il team di Barry Irwin, dopo neanche un mese dall’acquisto della promettente Visionaria (Byron), ha messo nel carrello un altro interessante prospetto di due anni dall’Italia Lucky Chappy (High Chaparral) il quale immediatamente dopo la impressionante vittoria del De Montel per i colori Aleali è stato oggetto di attenzioni da parte di acquirenti stranieri. Ma quella giusta, quella che ha fatto vacillare il proprietario del figlio di High Chaparral (Sadler's Wells), è arrivata dagli USA, e l’acquisto è l’ennesima storia di mercato che lega il gruppo di Barry Irwin e l’Italia. Tanti sono passati sotto le insigne della giubba verde e “V” cremisi in USA, e basti ricordare solo tre esempi di successo come Becrux (Glen Jordan), Sweet Stream (Shantou), Golden Mexico (Daggers Drawn) per pensare di rinnovare il feeling con l’Italia. Cosa significa avere il padre giusto al momento giusto, quando si vince una corsa buona in quella maniera, perché per il figlio di High Chaparral (lo stesso di So You Think, tanto per restare nell’attualità) allevato dalla Gialloblu, è stato fatto uno sforzo in termini economici importanti, tanta era la fiducia del team americano.
L’intermediazione, è stata curata da Marco Bozzi direttamente in contatto con il Team Valor International, il quale ha rivelato: «Il baio/grigio ha lasciato le scuderie di Angelo Candi nella giornata di venerdì e dopo l’opportuna quarantena nelle scuderie di John Hammond a Chantilly, loro uomo di fiducia in Europa, volerà in America. E’ stato proprio il Signor Irwin a contattarci, perché è rimasto favorevolmente impressionato dalla facilità di azione e relativa vittoria ottenuta in quelle modalità nel De Montel, in quello che loro chiamano “turn of foot”. Hanno dato una valutazione al cavallo che è stata irrinunciabile, ed è stato deciso per la vendita. Non mi hanno parlato di programmi, ma mi è sembrato chiaro che da buon figlio di High Chaparral, verrà dirottato nelle corse sul “grass”, l’erba americana». Chissà, magari lo rivedremo nelle Breeders’…oppure tentare il “sabbione”  per provare vincere il Kentucky Derby con un cavallo europeo di concezione, un anno dopo Animal Kingdom (da Leroidesanimaux, che è consanguineo di Dansili, e da una famiglia tedesca). Ipotesi, tanto per divertirsi sugli eventuali programmi.
La sostanza è quella invece, che se ne va un altro dei migliori prospetti di due anni italiano, ed ancora una volta ci si pone la problematica/questione se è doveroso resistere alle tentazioni, oppure no e vendere all’estero e continuare a foraggiare la fuga dei talenti italiani in fuori.
Vendere e non pentirsi mai, certo, ma come dice Franco Raimondi si può resistere: c’è sempre l’aspetto sportivo, la bellezza di possedere un buon cavallo da corsa, vederlo passare il palo per primo, e vincere corse buone in Italia. Tutte cose, che idealmente, per un proprietario che si nutre di passione ippica, devono rendere in termini di soddisfazione e gloria più di quanto possa significare in termini economici.
Si, ma poi ci sono le oofferte irrinunciabili e c’è la nostra ippica, quella che qualcuno vorrebbe in una gestione ministeriale ed assistenzialista ….e lo scontro diventa impari.
Articolo pubblicato in esclusiva su Per Sport di Sabato 23 Luglio

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