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domenica, settembre 29, 2013

Newmarket: Sky Lantern bene nelle Sun Chariot Stakes ora il Mile di HK. #Vorda vince le Cheveley Park Stakes e punta Santa Anita

Tutti i nodi si sono sciolti. Sky Lantern (Red Clubs) ha ricominciato laddove aveva finito, cioè vincendo sul miglio delle Sun Chariot Stakes G1 (VIDEO QUI) cancellando la brutta prestazione sul doppio chilometro delle Nassau Stakes G1 di Goodwood e cancellando la sconfitta patita al July Course, sempre di Newmarket, nelle Falmouth Stakes ad opera di Elusive Kate (Elusive Quality). Ecco, la sua acerrima rivale estiva si è ben presto eclissata dalla lotta riproducendo il vizio di sempre, allargando verso sinistra al momento del massimo sforzo terminando poi quarta. Richard Hughes, che aveva preso la sua schiena, stavolta l'ha infilata sulla destra, verso l'interno, ingaggiando però un duello con Integral (Dalakhani) sulla quale Ryan Moore aveva provato ad anticipare e sfuggire agli attacchi delle due temutissime rivali, verso lo steccato. Sky Lantern, con un paio di tempi di galoppo l'ha raggiunta e agganciata sul palo, vincendo in stile notevole. Tempo di 1m 38.02s (slow by 2.72s). Per la grigia figlia di Red Clubs (Red Ransom) è la quarta vittoria al massimo livello dopo le Moyglare Stud G1, le 1,000 Guineas e le Coronation Stakes. Per lei ora si aprono le porte di Sha Tin, Hong Kong, dove il suo proprietario Ben Keswick vive e dove vorrebbe che la sua partecipasse come ultimo capitolo della stagione dei tre anni, prima di rimanere in allenamento anche a 4. Richard Hannon ha anche parlato delle QEII G1 nel Champions’ Day di Ascot. 
Dall'urna delle Cheveley Park Stakes (VIDEO QUI) è uscito il nome della francese Vorda (Orpen) per i nuovi colori di Sheikh Mohammed bin Khalifa Al Thani, che ha dimostrato di possedere classe da vendere, sprintando da centro gruppo per battere Princess Noor (Holy Roman Emperor) con Kiyoshi (Dubawi) terza, con qualcosa da recriminare. Tempo di 1m 13.34s (slow by 3.04s). La femmina allenata da Philippe Sogorb, ha vinto quindi 4 delle 5 corse disputate (incluso il Prix Robert Papin davanti ad Omaticaya) ed ha impattato solo contro lo straripante No Nay Never (Scat Daddy) nel Morny G1. Vorda ha profonde radici italiane, allevata da Edy srl è prodotto di Velda (Observatory), della famiglia di Viavigoni (Mark Of Esteem), Verardi (Mill Reef) ma soprattutto di Val D’Erica (Ashmore) superstar in Italia con le vittorie nel Regina Elena, Oaks ed il piazzamento nel Diane G1 e nel Vermeille G1. Per Vorda, che aveva in sella Olivier Peslier, si aprono le porte di Santa Anita e della Breeders Cup Juvenile Turf G1. 
Nelle Royal Lodge Stakes G2 (VIDEO QUI), è emerso Berkshire (Mount Nelson), già eroe di Ascot nelle Chesham Stakes al Royal Meeting, ha avuto la meglio in lotta di Somewhat (Dynaformer) e Sir Jack Layden (Sir Percy). Tempo non entusiasmante 1m 39.97s (slow by 4.67s), per il figlio di Mount Nelson e della campionessa Kinnaird (Dr Devious).

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