Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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domenica, aprile 10, 2011

Il meglio della domenica a Milano

Green Desert, evidentemente felice per i suoi eredi in questa domenica di Milano
Parecchio da vedere anche in Italia. Partiamo da Roma dove Branderburgo (High Chaparral) ha strappato il pass per il Repubblica G1 vincendo quasi a tempo di record il Premio Circo Massimo LR sui 2100.
Ma per forza, la nostra rassegna deve passare per Milano, dove c'è stato il massimo elogio ad uno stallone oramai 28 enne ma sempre e comunque "living legend" che ha il nome di Green Desert (Danzig), sire residente in Inghilterra presso gli Shadwell Stud's. Il perchè? Seguiteci nel ragionamento: La piccola ma tenace Bezique (Cape Cross), grigia di Marco Gasparini della Aston House Stud montata da Marcelian Kolmarkaj, ha vinto il Premio Seregno Lr, tradizionale preparazione alle 1000 Ghinee italiane (Regina Elena G3) in programma il 1 maggio a Capannelle. Bezique è una figlia di Cape Cross (Green Desert), la quale fa parte della stessa famiglia dello stallone Diamond Green (Green Desert) dunque con lo stesso incrocio, è apparsa tonica, non enorme, ma muscolata nei punti giusti sintomatico da discreto inverno e si spera ottimo passaggio d'età. Dopo una corsa complicata ha risolto da par suo la contesa, respingendo Adamantina (Diktat) per la Incolinx, la quale rientrava dal trionfo nel Dormello G3, e portava un sovraccarico di due chili, e per questo non è stata spremuta in prospettiva Elena. Le due hanno battuto Fujico (Mujahid) e la tedesca Danedream (Lomitas). La femmina nata il 1 gennaio 2008, è allenata da Peter Schiergen ed in carriera ha fatto sesta nel Boussac G1 a Longchamp a due anni.
Tra i velocisti di tre anni Sir Eagles (Diamond Green), team Marcialis, si conferma un velocista coi fiocchi battendo sui 1200 di San Siro Princess Gold (Invincible Spirit), altra Marcialis, su Spirit Of Saints (Invincible Spirit). Avete notato che tutti e tre provengono dal ramo maschile di Green Desert? Un caso? Ok, ma non è tutto. Nel Premio Oleggio Golden Joker ha fatto valere la forma romana vincendo in grande stile la condizionata a San Siro, battendo Farrel (Fruits Of Love). E sapete di chi è figlio Golden Joker? Il papà è Shinko Forest, un figlio di Green Desert (Danzig). 
Un trioooonfo!

3 commenti:

  1. Ciao Gabriele,
    ottima disanima della giornata di ieri a S. Siro.
    Nel Seregno le mie speranze si sono avverate, per un appassionato italiano quale risultato migliore di un primo e un secondo di cavalle italiane reputate importanti che rientravano? Bezique ha fatto un'ottima impressione, seria, precisa e con un Kolmarkaj ispiratissimo, ennesimo fantino di prima categoria in Italia.
    Impressione anche migliore me l'ha data Adamantina: seconda vicina a Bezique, al rientro, con 2 chili in più in groppa, una struttura più poderosa rispetto alla vincitrice e con un allenatore che dice esplicitamente che sarà solo e soltanto un rientro tranquillo, mi fa davvero ben sperare per il futuro. Quanto agli altri: fujico ha sfruttato molto bene l'anticipo e il vantaggio del peso, Danedream ha corso si e no 100mt. e comunque ha fatto vedere un bello sprint, probabilmente se avesse trovato prima lo spazio..e con un fantino migliore..ma con i se e i ma.. gli altri inferiori e delusione Itasip, troppo ravvicinate due corse, la seconda davvero tosta, ma questa pare la filosofia di Grizzetti.
    Nelle altre corse ottimo Sir Eagles e ormai accertato non più da prima categoria Spirit of Saints, anche qui 3 corse in poco più di 2 settimane mi paiono davvero eccessive.
    Ottimo Golden Joker anche se la corsa è stata "falsata" dalla partenza/esclusione di Jiroft, Farrel a mio avviso rende meglio sui 1200. Per finire ottimi Marcret, con il pesone, e Pocket a pound, entrambi targati Botti, una garanzia sempre.
    Ultima nota: ieri ci hanno raggiunto all'ippodromo due coppie di amici, che non erano mai stati alle corse, ebbene sono rimasti entusiasti del posto, del verde, dell'atmosfera delle corse ed erano stupiti di non essere mai venuti prima e anche loro convenivano che con una pubblicità mirata e una gestione migliore del luogo si potrebbero avere parecchie migliaia di persone in più..
    Cari saluti a presto

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  2. anche molte persone che conosco io quando vengono all'ippodromo pensano sempre: a che bello, il verde, gli alberi, i cavalli. Il problema è che poi magari non tornano, si annoiano, non hanno nemmeno una base per capire il nostro sport. Il problema è questo, due generazioni fa non si è fatto niente per avere in questa generazione una classe dirigente aall'altezza per tenere sempre in prima linea il nostro sport.
    Mi creda, è tutto lasciato al caso, ora.
    è triste

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  3. Certamente vero, molti amici poi non tornano ed è vero che non hanno le basi, ma io penso che vadano avvicinati gradualmente, che vuole dire: passare una giornata in un ambiente accogliente, a stretto contatto con la natura, dove guardare quel fantastico spettacolo che sono le corse, magari puntare anche qualche eurino e sentirsi soprattutto "coccolato" dalla struttura. Ti faccio un esempio, la tribuna principale di San Siro è in parte in ristrutturazione, ma dico è possibile che trenno faccia i lavori proprio durante la stagione primaverile?! Mi pare di sognare..inoltre l'idea che dà l'ippodromo è che si faccia sempre il minimo indispensabile e mai qualcosa davvero per il pubblico. Per dire, perchè non utilizzare la tribuna del peso anche per chi vuole passare una domenica a San Siro ma non è proprietario, ovviamente pagando un biglietto maggiorato e presentandosi con abito congruo?
    Certo fare costa, ma se si continua in questo modo tutto va a ramengo prima o poi.
    Ultima cosa passiamo al tu è un obbligo! :-)
    A presto

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