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giovedì, novembre 12, 2015

Rigetto sospensiva squalifica doping, Stefano Botti parla a Mondoturf. Al momento non c'è squalifica e l'iter dei ricorsi fa il suo...corso.

Molti lettori ci hanno chiesto come mai, negli ultimi giorni, non abbiamo mai affrontato l'argomento doping, in relazione al ricorso respinto dal Tar lo scorso 6 Novembre nei confronti di Stefano Botti per la positività di Cherry Collect nel Repubbliche Marinare del 2012, quando fu fu trovata positiva a "16 BETA IDROSSI STANOZOLOLO", che aveva richiesto una sospensiva dell'iter. 
Siccome il rigetto della sospensiva non significa ne condanna in corso, ne che non possa avvenire a breve, abbiamo atteso appositamente per non creare "opinione" ma parlare solo di "fatti" rimanendo distaccati, per non essere strumentalizzati, e portando solo alla conoscenza del pubblico come stanno effettivamente le cose. La documentazione ufficiale attestante la squalifica al momento ancora non esiste e difatti, anche sul quotidiano di riferimento dell'ippica, il Trotto & Turf, la questione non è stata ancora trattata proprio perchè, di fatto, la "condanna" non c'è.
A tal proposito abbiamo voluto ascoltare i diretti interessati, in particolare Stefano Botti, che ospitiamo, ed ha tenuto a chiarire la posizione in relazione alla questione soprattutto secondo la quale lo stesso Stefano possa o no entrare nel recinto di insellaggio e nel recinto peso, per la quale molti ci hanno fatto domande apposite. Bene, il trainer di Cenaia ha dichiarato a Mondoturf le sue sensazioni: "Mai e poi mai mi permetterei di entrare a sellare nel caso fossi squalificato. La Dottoressa Stefania Mastromarino, anche in virtù del polverone che si è alzato dopo domenica, ha rilasciato un documento vidimato dal Ministero delle Politiche Agricole, secondo il quale si chiarisce che posso esercitare liberamente la professione. Abbiamo girato via fax il documento ai vari ippodromi che avevano delle incertezze in merito, in base anche a delle altre pressioni esterne. La situazione è questa: Qualora dovesse arrivare la squalifica, se mai arriverà, allora farò tutto quello che prevede la legge nella durata e nel resto. Ma ad oggi, nessuna squalifica è certificata e dunque posso lavorare senza limitazioni. Stiamo procedendo con i vari organi di giudizio per far valere le nostre ragioni".
In ogni caso dal momento della pubblicazione, la squalifica scatterà l'ottavo giorno successivo, e ad oggi tutta la documentazione è in mano all'Avvocato che sta facendo procedere l'iter del ricorso nei confronti del Consiglio di Stato. 

6 commenti:

  1. Scrive Zuccoli e ci chiede di pubblicare: “Ho letto le dichiarazioni del Signor Stefano Botti pubblicata su mondo Turf in merito alla sua condanna per doping della cavalla Cherry Collect per una corsa disputatasi nel 2011 e il fatto che la Dottoressa Mastromarino ha inondato gli ippodromi Italiani affermando che il Signor Stefano Botti può continuare ad esercitare la sua attività di allenatore, a frequentare gli ippodromi, i recinti riservati e i centri di allenamento.
    Ho molti dubbi su tutto ciò perché la Sezione Seconda Ter del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha pronunciato un’ordinanza con la quale respinge la domanda di sospensione della decisione della Commissione di disciplina di appello, che ha condannato il Signor Stefano Botti a 4 mesi di squalifica e a € 1.000 di multa.
    La squalifica corre dal giorno della pubblicazione della suddetta ordinanza e cioè dal giorno 06 Novembre 2011.
    Che il Signor Stefano Botti voglia impugnare l’ordinanza del TAR del Lazio avanti il Consiglio di Stato o meno è del tutto irrilevante.
    Sarei curioso di sapere a quali norme la Dottoressa Mastromarino fa riferimento nell’inviare quella circolare.
    Cordiali saluti.

    Carlo Zuccoli

    P. S. La cavalla è stata venduta a componenti della famiglia Giapponese Yoshida e sarà interessante conoscere le loro reazioni in merito al doping della cavalla stessa.

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  2. Come mai i cavalli partenti domenica a ROMA da S. BOTTI sono passati tutti a E. BOTTI scuderia EFFEVI compresa che a suo tempo li aveva tolti a ENDO ?

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    1. Piu tardi pubblichero una cosa. Praticamente la sentenza è gia effettiva, e non sospesa.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. A me risulta che sono passati da S.Botti a A&S Botti (ovvero Alduino e Stefano Botti) proprio in relazione all'inchiesta doping.

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  5. Credo che le patenti di allenatore debbano essere SOLO personali e che societa' di allenamento non debbano essere riportate nei programmi ufficiali.

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