Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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domenica, settembre 25, 2016

Milano: #Waikika emerge nel Di Capua, battuti #Jallota e #Kaspersky. Dominio francese anche nel Cumani. Biz Power rifinisce al meglio nel Riva, Penalty si rifà nel Criterium Nazionale.

Milano si è svegliata con una brutta notizia. Roberto Feligioni, ippico a tutto tondo, cavaliere sopraffino, grande protagonista dell'ippica italiana e dell'ostacolismo, ma soprattutto un gran signore, ci ha lasciato serenamente ad 84 anni.. proprio in prossimità del Merano di cui è stato protagonista da fantino e da allenatore (Trapezio, 75 e 76). Un segno del destino? Sicuramente una grave perdita per il nostro mondo. Condoglianze alla famiglia.
L'altra cattiva notizia è squisitamente tecnica, e la commenteremmo con un: Ahia.
Sim Ahia. Il Di Capua G1 parla ancora straniero. Ma la cosa poco costruttiva è che non parla nemmeno inglese, con un riferimento come Jallota (Rock Of Gibraltar), cavallo da G3 internazionale, che poteva in qualche modo fare status o Kaspersky (Footstepsinthesand) che aveva vinto in Luglio un G2 in Germania. Ed invece no, perchè Charlie Hills ha deciso che il 5 anni dovesse essere montato da Jamie Spencer il quale ha dimostrato ancora una volta di essere un grande divoratore di occasioni, che manco il Dzeko della Roma. A vincere è stata la femmina Waikika (Whipper), allenata da Yannick Barberot e montata magistralmente da uno che invece quando deve insaccare lo fa senza troppi complimenti come Gerald Mosse che ha approfittato della fase di empasse di quelli in avanti per infilarsi in un varco tra Kaspersky e Jallota e li ha beffati nella fase finale, vincendo per una incollatura. Spencer ha preso la scia del Nuova Sbarra, era in posizione perfetta prima dell'ingresso in dirittura ma prima di incornarlo con decisione, "jimbo" ad un certo punto ha deciso di rimettere dentro il suo in scia ai primi due per risparmiare qualcosa, ma ormai la frittata era fatta pur tentando una rincorsa che ha visto i primi 3 staccati in una bella lotta, arrivati nell'ordine descritto sopra.
Waikika è una cinque anni che in carriera ha corso 29 volte vincendo in 6 occasioni di cui 4 a livello di handicap prima di sbocciare in questa seconda parte del 2016 con una affermazione in Listed ad inizio Luglio a Nantes, prima di giungere terza a Deaville nel Prix Quincey Barriere G3. Non un granchè come palmares per augurarsi di vincere un G1 che invece, ora, le servirà come il pane in ottica allevamento. La forza della forma. Non un granchè per i nostri, in effetti. Quanto ai nostri, un filo ridimensionati per certi versi e maledizione che per Kaspersky continua nel Di Capua. Per la cronaca la corsa degli "outsiders" ha visto Maximum Aurelius (Showcasing), sfortunato, con Demuro giungere quarto su Diplomat quinto. IL VIDEO QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
Tra le femmine dell'Elena e Sergio Cumani G3 la zampata risolutiva ce l'ha messa Silver Step (Silver Frost) con in sella il "sorcio" che ha tirato fuori tutte le armi del repertorio, lucidissimo a tenere sempre sulla corda la sua e lanciarla nell'affondo trascinata dal finale fortissimo esterno di Okana (Zamindar) e Show Day (Shamardal) nell'ordine. Un finale davvero intensissimo con 3 francesi sul podio, entrate in dirittura per ultime, e 2 tedesche ad occupare il quarto ed il quinto posto con Signora Queen (Exceed And Excel) e Calantha (Literato), mentre la migliore delle italiane è stata Lorenzetta (Mastercraftsman) solo al sesto posto. Malino le altre, ma qui era difficile. Silver Step è una 3 anni di Nils-Petter Gill allenata da Madame Pia Brandt che ha saltato completamente la stagione Classica ma in Luglio si era mostrata abile a livello di Listed arrivando seconda nel Prix de la Bagatelle ma deludendo molto nel Prix de Lieurey G3 a Deauville. IL VIDEO QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
Nel Vittorio Riva Lr in ottica Gran Criterium convincente affermazione di Biz Power (Power) che ha capitalizzato le linee acquisite a Deauville nel Prix de Cabourg G3 vincendo comodamente in 1m 32,8s con 2 lunghezze di margine sull'unico avversario in pista quale Trust In Me (Desert Prince). Per il portacolori della We Bloodstock ovviamente un ruolo di rilievo nel Gran Criterium G2, dopo aver rifinito senza troppo spendere in una corsa onestamente semplice per lui. La New Age, seconda nel Riva, si è rifatta con una superba prestazione di Penalty (Mujahid ) nel Criterium Nazionale sui 1200 metri in pista dritta, da cavallo redento rispetto al Divino Amore di Capannelle. Partito come un razzo, ha battuto di 2 il Dettori Dorkhel (Kheleyf), riuscito a fare lo scalpo del favorito a 3/5 L'Incredibile (Exceed And Excel) per il secondo posto, catturato all'ultimo momento. Nell'Ippolito Fassati Lr riuscita la fuga messa in pratica da Voice Of Love (Poet's Voice) che ha mantenuto 2 lunghezze di margine su Poeta Diletto (Poet's Voice) in un remake, ma al contrario, del Berardelli G3 dello scorso anno, curiosamente sempre sui 1800 metri. 

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