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domenica, maggio 15, 2011

Il bello della domenica italiana

Estejo (Ph. Stefano Grasso)
Miles Gloriosus
Se n'è andata anche questa primavera, dopo il Repubblica G1 Roma cede simbolicamente il testimone a San Siro, ma ancora non è detta l'ultima parola, quella spetta ai puledri: il futuro e Giubilo e Perrone sono dietro l'angolo. Ma questa in fondo era la domenica del Repubblica, e sebbene abbiamo già ribadito che l'edizione 2011 onestamente non rispecchi lo status (quello di oggi era al massimo da 112, mentre per il G1 serve almeno un 117 difficilmente realizzabile dagli interpreti odierrni), comunque quello che ha compiuto Estejo (Johan Cruyff) è qualcosa di bellissimo e merita di essere raccontato. Figlio di Johan Cruyff (Danehill), stallone co-proprietà Coolmore deceduto nel 2003 quando funzionava all'Eliza Park Stud, Australia, maschio intero, ha risolto il Presidente con uno scatto di gran classe, fornito a sette anni suonati, e contro avversari di spessore e onorevoli. Ha vinto da Campione, dopo il sigillo nel Roma del 2008 ha ribadito ancora di essere un signor cavallo, buono per tutte le stagioni. In sella Umberto Rispoli freddissimo (che ha ereditato la monta da Pierantonio Convertino infortunato a cui auguriamo una prontissima guarigione), ed ispirato, ha guidato il baio di Giovanni Martone allenato da Ralf Rohne, verso la vittoria respingendo Voila Ici (Daylami) con una strepitosa Quiza Quiza Quiza (Golden Snake) la quale ha compiuto la missione qualifica in G1 con questo terzo posto. Niente programmi, per il duro Estejo, facciamogli godere la vittoria. Le delusioni, semmai, arrivano da Zazou (Shamardal) sul quale Tom Queally ha sbagliato l'arrivo a traguardo lontano..vabbè che con quelli di Cecil parte un ora prima, ma appena in dirittura è un pò troppo.
Ma sempre in tema di eterni vecchioni, Miles Gloriosus (Repriced) ha regalato alla Razza dell'Olmo e Riccardo Menichetti l'ennesima soddisfazione. Cavalli del genere sono la gioia e la passione di una scuderia, e ne nascono pochi nel mondo ogni decina di anni. Ha cuore, muscoli, polmoni e con la rabbia dei più forti ha vinto il WWF (ci piace ancora chiamarlo così) sui 1400 metri all'80° corsa in carriera, per un cavallo che ha sperimentato tutto nella vita, tra i 1400 e i 2000 metri, ed in sella al quale c'era Carlo Fiocchi, che lo gestisce come fosse la sua donna ideale. Bravo Miles, regalaci sempre le stesse emozioni. Chi hai battuto? Non importa, per una volta la copertina è tutta tua.

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