Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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lunedì, maggio 16, 2011

CONTROLUCE..di Mario Berardelli (7° puntata)


Solo l'imbarazzo della scelta tra mille temi di riflessione. Uno mi preme più degli altri. Concentriamoci. Afferma esattamente Marco Trentini.... ci sono ormai due ippiche. Sacrosanto ma il momento è cosi difficile, forse decisivo che bisogna fare chiarezza. Si perchè la vera ippica deve avere il sopravvento altrimenti la partita in tempi medio lunghi e definitivamente perduta e per sempre. Siamo forse alla vigilia di una mostruosa mutazione genetica del settore, il nostro dna sta per essere modificato e una volta fatta l'operazione, tipo nido del cuculo,  non torneremo indietro. Se in questo periodo che può durare anche un anno o un po' di più noi perderemo i nostri connotati, il valore della nostra cultura, le esatte priorità del nostro agire, tutta la nostra tradizione saremo perduti e ciò che ci verrà proposto in futuro al massimo sarà un tentativo di contraffazione. E' adesso che il grido di allarme e di aiuto di Marco Trentini va raccolto, è lo stesso  quotidiano di Franco Raimondi, in sostanza di quella cultura che si raccoglie in Per Sport, nel nostro Blog e in Tuttogaloppo e non solo naturalmente , non siamo cosi presuntuosi. Pensiamo però di essere la vera ippica , una delle due ma quella autentica, naturalmente con tanti distinguo tra ciascuno di noi . Non perdiamo i valori con i quali siamo stati educati, il turf , l'ippica è Cultura. Non voglio dilungarmi altrimenti oltre ad annoiare se ne va un blog intero. E' però cosi e non dite che anche voi ,cui mi lega evidentemente  identica matrice intellettuale, non avvertite questa atmosfera quasi da liquidazione. Per ora fermiamoci qui, riflettete, ragionate, ma convincetevi che la vera ippica e suoi veri autentici valori devono prevalere, devono garantire lo stesso colto avvenire alle nuove generazioni che abbiamo avuto la fortuna di avere noi stagionati forse nel corpo ma non nell'anima.  Noi siamo quelli della passione , punto e basta. Siamo quelli che fremiamo, che gioiamo, che attendiamo trepidanti, che ci avviliamo sconfitti, siamo l'Ippica punto e basta senza tante storie. Gli altri sono gli altri. Ci sono tanti minimi comuni denominatori che ci fanno riconosce uno con l'altro a pelle, basta un accenno, una frase , un distinguo ..... A proposito io c'ero, si purtroppo per gli anni dovrei dire ma è cosi. Io c'ero quel pomeriggio di fine aprile a Newmarket nel 1974 quando Highclere sconfisse Poligamy. Si Highclere la figlia di Queen's Hussar ( nomen omen forse e comunque il padre del Brigadiere) di Sua Maestà la Regina Elisabetta seconda, la Regina di tutti i nostri cuori. Aveva in sella Joe Mercer , la leggenda, era al rientro ma era allenata da un'altra leggenda , l'inarrivabile Maggiore Dick Hern . Ho tradito quel pomeriggio, avevo scelto dall'inverno Poligamy una Reform che poi vinse le Oaks, presa, ( impossibile prendere Snow Knight, un Firestreak, con il povero Taylor nel Derby) se l'arterio non mi tradisce. Secondi e ben battuti. Ho fatto in tempo, svanite le cento sterline antepost, a lanciare in aria il mio cappello ( preso un paio di anni prima da Goldwin a Newmarket e ancora oggi in uso invernale), a stare molto attento a raccoglierlo al volo ( era di marca e costava , me lo aveva fatto acquistare il Carlino)  . E' esattamente ciò che tutti, dico tutti, avevano fatto in quello stesso istante quando Joe si era raccolto accarezzando la campionessa. Un qualcosa di indescrivibile ed indimenticabile, da commozione, da brivido, da pelle d'oca mentre tutti cantavano e io con loro Dio salvi la Regina ( fantastici i reduci , gli Ussari della Regina , vecchissimi con le loro divise rosso sgargiante pieni di decorazioni che meno di trenta anni prima avevano vinto per la loro Patria e per noi la guerra. Erano li come sempre, un braccio o una gamba di meno ma non importa e la Regina Madre ,  che non aveva mai lasciato Londra quando cadevano le bombe, li salutava sempre  quasi uno per uno e dalle loro guance scendeva una lacrima e allora ti rendevi conto che era stato  impossibile sconfiggerli )   . Giuro , avevo in un istante dimenticato le cento sterline ( per la cronaca il vincente mi sembra di ricordare lo aveva giocato e preso mio cugino Stefano, io comunque sarei stato pieno come un uovo perchè avevo giocato dopo il Morny Nonoalco) e gioivo come un bambino, si siamo veri ippici. Adesso avete anche  voi questa chance. Che fare ? Come che fare ? Anche a piedi se avete l'età giusta  ma partite. Non si può non essere a Epsom quel pomeriggio anche se non troverete quasi più neanche un Ussaro vivo, ragazzi, va bene anche il silver ring o appollaiati al Totthenham corner, in mezzo alla pista su qualche autobus, ovunque ma se non vince questa volta il derby la nostra Regina non lo vincerà più. Ora o mai più, con Carlton House. Tocchiamo ferro perchè non è mica una passeggiata. Io comunque una classica reale l'ho vissuta, tocca a voi. Sarò in poltrona pronto a commuovermi e a maledire il fatto di non esserci se dovesse........E Worthadd ? Grazie Vittorio, che maestro. Io lo avevo detto e anche scritto, era da gruppo uno internazionale. Che gioia e nel consesso più alto e nobile possibile. Teniamoceli stretti i nostri ippici  veri. Da Diego Romeo e Franco Polidori e a tutti gli altri. Lo sapete che Franco ha allevato Electro, Prince Kirk e adesso Worthadd, tre cavalli partiti dall'Italia e nel club dei 120 di RPR e Vittorio ha allenato anche Misil ? Gli vogliamo dire almeno grazie ! E Mirco ? Mi ricorda Joe Mercer e basta cosi. Adesso ? Marois e spedizione ai primi di luglio, tutti a Maison Laffitte di base, tutti però, voglio Worthadd, il Blu, Adamantina, Volià, Figli Fanesi e compagni, hai voglia a trovare le corse a Deauville a anche prima. Coraggio. Altro ? Tanto ma non c'è spazio. Per Golden Lilac si, superba e italian connection ( Grey) , basta con Black Caviar....visto Midday ? Dall'Hocquart al Paris, si al Paris.  Certo che c'era il Repubblica ma sappiamo tutto e caso mai ne riparleremo. Visto comunque il mio derby a 2200 che sono anche tanti ? Cima ha sconfitto Conduit che ha vinto le King, Mastery è campione universale, Jakka ha vinto il Milano, adesso Worthadd.... chi aveva ragione e anche sulla data complementare e non alternativa ? E' il turf che si muove, noi dobbiamo solo accorgerci della direzione e non restare fermi, seguire . Chi resta fermo crede ancora che la terra sia al centro del sistema......se siete arrivati in fondo siete veri ippici, se siete ancora affamati  dovreste dirigere l'ippica, lo meritate, noi ragazzi non ci saziavamo mai. In estate ricordatemi di raccontarvi i nostri viaggi......

1 commento:

  1. Beh che dire, a fine articolo mi trovo con gli occhi lucidi e la valigia pronta per partire.. credo che se si deve per forza morire per colpa di un giro di slot o di una pallina del bingo, allora è meglio farlo in piedi sui gradoni consunti del tetto di San Siro, o Capannelle fa lo stesso, gridando il nostro amore per il re degli sport! Oggi guardavo le piste della Maura e pensavo che è impossibile distruggere questo mondo, rimango convinto che se un bambino avesse l'opportunità di vedere un galoppo mattutino a San Siro, magari con i cavalli che escono dalla foschia, si innamorerebbe all'istante di questo sport e non lo lascerebbe più.
    Sabato vedendo Worthadd correre da protagonista le Lockinge ho avuto la conferma che l'unica ippica che deve sopravvivere è questa, quella della passione e della serietà, un'ippica che palpita per una signora ottantenne che adora i cavalli, indubbiamente più degli uomini, direi non a torto, nella speranza che possa coronare il suo sogno, vincere il Derby. Ma quale sport può, anche solo lontanamente, raccontare queste storie?
    Saluti alla prossima

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