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martedì, marzo 07, 2017

Incredibile a Capannelle. Giovanni Canterani vince a 100/1! Fenomenologia di una impresa, e motivazioni..

Brexit. Trump. E la vittoria di Canterani a Capannelle. Ne sono successe di cose strane in questi ultimi mesi, ed una delle meno prevedibili ha avuto luogo nell’apertura stagionale dell’ippodromo romano dove si è consumato un evento senza precedenti, inedito, inatteso. È successo che ha vinto tale Brother’s Cup, di proprietà di Michele Canterani e montato da suo fratello Giovanni Canterani che è riuscito in qualcosa di imprevedibile in un handicap di difficile soluzione, sfuggendo a qualsiasi logica tattica e vincendo a 100/1 andando in avanti, prendendo tantissime lunghezze di margine e rimanendo in quota utile per la vittoria in maniera incredibile rispetto al finale di Fico Senza Spine e Deplusenplus, giocatissimi. IL VIDEO DELLA CORSA QUI. Una vera e propria impresa che corona anni di passione senza scopo di lucro di 2 appassionatissimi personaggi ai confini della vera ippica, i quali dicono di aver dato vita ad una “ingegneria” alimentare sul cavallo per portarlo a questa vittoria e di “puntare all’Arc de Triomphe”, senza scherzare. La vittoria è la prima in carriera dopo 70 tentativi andati vani, ed ha permesso al pubblico di Capannelle di assistere ad un evento storico, memorabile, la cui portata è dimostrabile attraverso le immagini del rientro, quando il vincitore è stato accolto da tutto l’ippodromo intero, tra applausi scroscianti e cori di sostegno per un personaggio certamente naif che ha ottenuto la vittoria a 60 anni. Ma chi è Canterani?
L'attività primaria, che svolgono in provincia di Latina, è la produzione e confezionamento di fiori di pregio. Intervistato ai microfoni della TV ippica, ha "straparlato" delirando su questioni doping incredibilmente fuori da ogni contesto. Per far capire il personaggio.. Detto dei fatti, va raccontato il perché ed il per come di una vittoria maturata senza che nessuno se lo aspettasse. Non per togliere il merito, a questo punto evidente, al vincitore che ha messo nel sacco i più esperti, ma qualcosa va spiegato circa il paradosso che non sappiamo quanto possa costituire un bellissimo spot per il nostro settore, anzi. Errore dei fantini? Forse. Probabilmente, sicuramente, i jockey impegnati hanno sottovalutato l’avversario e l’andatura partendo dal presupposto dei precedenti che hanno visto sempre il calo dello stesso a metà retta. Stavolta non è andata così perché Brother’s Cup ha preso 300 metri veri agli avversari che nel frattempo si curavano l’un l’altro, dando vita di fatto ad una corsa a parte. Il tempo finale infatti dice 2m 36,55s, non in linea con quelli standard per la categoria e sulla distanza, di almeno una quindicina di secondi rispetto al normale. Significa che quelli dietro hanno fatto una andatura che nemmeno nella “cacciarella” di avvio verso le gabbie di partenza è mai stata così lenta. Dunque, con un vantaggio così enorme, è stato difficile ed infine impossibile ricucire il gap. Per intenderci; Se tutti fossero andati in linea con gli standard, Brother’s Cup (titolare di 3 corse e 3 np) avrebbe occupato una posizione ben diversa di quella finale. È accaduto, stop. Un macroscopico “upset”. Nessuna malafede, chiaro, un marchiano errore di valutazione di un cavallo con l’intento, conoscendo i precedenti, di lasciare sfogare in avanti uno che in linea teorica non avrebbe mai potuto contare in condizioni normali, scientificamente parlando, pur non trattandosi comunque di “brocco” senza speranza. Infatti in passato lo stesso Canterani ha in qualche modo condizionato andature e svolgimenti in corse anche più importanti di un handicap del genere e, aspetto non trascurabile, l’ingresso dello stesso nella corsa ha subito anche un sovraccarico di chili in più rispetto alla scala reale dei pesi, con un +4kg rispetto al peso base che non consentiva una lettura in tal senso. È accaduto qualcosa di unico ed incredibile, punto. Il tutto senza considerare la postura in sella, la gestione dell’imboccatura e le “culate” sul povero ma fortunato Brother’s Cup. Fenomenologia di una impresa. Certo è che qualcuno lo ha giocato a 100 e messo addirittura nelle trio. Misteri dell’ippica. Ma per un giorno, viva Canterani! Certo è che d’ora in avanti si rende necessario una valutazione di cavalli secondo rating per la routine o somme vinte, per determinate corse di qualità.

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