Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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lunedì, marzo 27, 2017

Priore Philip si ritira dalle scene. Il campione di Luciano Monaldi chiude una carriera intensa. A 3 anni lo sparo nel Roma da 120 di Rating

Una notizia delle ultime ore riguarda il ritiro ufficiale dalle competizioni di Priore Philip (Dane Friendly), da molti invocato dopo le ultime deludenti apparizioni. Stavolta è tutto vero, con il campione della sua generazione a 3 anni che adesso, a 6 anni, si godrà verdi pascoli presso l'Allevamento Luciani che lo ha cresciuto. Figlio di un pedigree "operaio" e di un telaio essenziale, il Priore, prodotto di Dane Friendly (Danehill) e Lan Force (Blu Air Force), è stato una sorta di miracolo della natura ed in corsa una gran macchina da guerra nel suo miglior momento. Ha debuttato a 1000 metri in una reclamare arrivando quarto e poi ha vinto la successiva, sempre a reclamare. Successivamente è stato acquistato dalla Ste.Ma. di Luciano Monaldi e piano piano è cresciuto fino a vincere tutto quello che poteva vincere a 2 anni, compreso il Gran Criterium G2, senza dimenticare tutti i Criterium regionali, rimanendo imbattuto nella stagione a parte il debutto.
A tre anni la svolta; sebbene sconfitto solo nel Parioli G3 di Salford Secret, quando si rese protagonista di gran recupero, completò l'andata vincendo il Vittadini G2 in Giugno e poi il Di Capua G1 in Settembre.. Sul finire della stagione la svolta ulteriore e la prestazione sopra le righe nel Premio Roma GBI Racing G1 con in sella Dario Vargiu ed un finale roboante con un tempo finale di 1m 58 e spiccioli sui 2000 metri, affrontati per la prima volta, e sul terreno autunnale, che gli valsero un 120 di Rating Ufficiale attribuitogli dagli handicapper internazionali, come non accadeva dai tempi di Falbrav. Insomma, per molti mesi è stato il simbolo dell'ippica italiana che cercava un rilancio...
Poi, invece della conferma in Europa, un lento declino dalla stagione dei 4 anni in poi, quando non si è ripetuto. Da registrare anche la sfortunata stagione francese nella quale ha ottenuto al massimo una castrazione, avrebbe almeno potuto fare il piccolo stallone in Italia, un posticino lo avrebbe certamente trovato, ed un quarto posto in una condizionata di periferia, dove si parte senza stalli di partenza. Ma nulla di imputabile a chi lo ha gestito in Francia, cercando un recupero. Poi il ritorno in Italia, la vittoria al rientro nel Settembre 2016 che diede una parvenza di recupero, corroborato dai piazzamenti nel Ribot G3 (quarto) e nel Nearco (secondo), e poi le ultime prestazioni non in linea con quello che era il suo status e la sua storia, con ultima prestazione di domenica in condizionata vinta da Mewat. Insomma, faceva quasi pena vedere un cavallo del suo spessore, sebbene a 3 anni, combattere in categorie più basse di quanto non abbia mai fatto ed arrivare sul palo in coppia ad un Pramani qualunque, con tutto il rispetto di Pramani stesso.
Il Priore, che comunque ha patito problemi abbastanza seri lungo la sua carriera in maniera anche da impedirgli di essere venduto all'estero, forse meritava una pensione anticipata, un trattamento più rispettoso per un cavallo che per una stagione ha fatto sognare tanti italiani e vinto quasi un milione di euro, partendo da zero. Comunque, alla fine, il buon senso ha prevalso. Il Priore chiude la carriera con uno score di 27 corse disputate, 13 vittorie e 8 piazzamenti per oltre €418,000 vinti senza dimenticare i premi aggiunti che ne hanno quasi raddoppiato il capitale vinto. 
Buon ritiro!

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