Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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mercoledì, giugno 05, 2013

Allarme rosso: Dopo le accuse del Jockey Club tedesco e della #BHA, la mannaia dei rating su Repubblica e Vittadini. E domenica c'è il Milano..ancora autarchico. Per concessione di Trotto&Turf, un articolo uscito sabato 8 Giugno

Domenica c'è il Milano da €209.000, virtuali. Il secondo G1 della stagione, autarchico. Un'altra mina che rischia di destabilizzare ulteriormente il nostro movimento corse dopo l'accusa del Jockey Club tedesco e ora della BHA verso il Comitato Pattern nei nostri confronti. C'è il problema dello status che rischia di saltare, e una bella scossa l'ha data la valutazione resa per il Repubblica G1 ed il Vittadini G2 che minano ulteriomente il sistema. E i confronti internazionali vengono sempre meno. E' un problema serio che sta compromettendo la credibilità del nostro settore anche negli ambiti più alti, non più solo nella superficialità del sistema. I rimasti, ad un paio di giorni dalla dichiarazione dei partenti sono i seguenti: BIZ THE NURSE(53½), DUBAI DESERT(60½), DUCA DI MANTOVA(60½), FRANKENSTEIN(60½), ORPELLO(60½), ROMANTIC WAVE(60½), SOLOMAR(60½), VOLA E VA(60½), WILD WOLF(60½), ( 9 ). Avete letto bene. 9 cavalli, a cui si aggiungerà per supplementazione (a circa €16,000) Suegioo (Manduro), un Marco Botti della Rencati che vale un 100 di RPR, cavallo da handicap inglese, poco per sollevare la media di un Milano che al momento pare veramente poco (Alla fine, anche per motivi burocratici e di veto degli organi inglesi nei confronti dell'Italia, nemmeno Suegioo verrà a Milano NDR). Senza nulla togliere al Derbywinner Biz The Nurse (avrà in sella Cristian Demuro), magari è un campione vero, ma la media di un G1 è altra cosa a livello generale. A tal proposito riproponiamo un articolo di Mario Berardelli uscito qualche giorno fa che vuole sottolineare ancora una volta come si stia andando verso una deriva, senza possibilità immediata di virare per salvarci dallo schianto. 
Come volevasi dimostrare ma tanto a chi lo raccontiamo….Nessuno che si dia pena, tutto ormai scorre come acqua sotto i ponti di un fiume in piena. Viviamo nel mondo delle corse dei cavalli non nell’ippica e vi abbiamo dimostrato accoratamente che è un’altra cosa. Ogni aspetto tecnico è messo in ultima fila, relegato tra le cose ingombranti e fastidiose e che dolore che nessuno o quasi dei sedicenti nostri rappresentanti se ne dia pena. Si vede che hanno altre preoccupazioni ma non capiscono che soltanto un’alta valenza culturale salva un settore quale che esso sia. Non parliamo dei due anni che forse, a meno di miracoli, se hanno la disgrazia di vivere al centro sud non correranno corse serie fino a settembre, tanto che importa. No stavolta, come volevasi dimostrare appunto, vi diamo conto del fatto che chiunque mastica di ippica seria è stato facile profeta : le nostre corse sono sprofondate a livello di rating senza il confronto o linee con l’estero. Purtroppo anche per come è collocato il nostro calendario non è neppure facile per i nostri partire e cercare confronto anche se con un po’ di animo…I fatti stanno a zero: Amaron per il solo fatto di avere fatto parte del gruppetto dei battuti nelle Lockinge strappa 117 di rating su Racing Post che almeno gratifica il Di Capua, magra consolazione. (conviene vendere: Al Rep salito a 119, Cazals a 114) Il dramma si è consumato ( non crediate che ci sia da far tanta festa con i tre anni visto che Biz vale 110 e Charity 109, almeno però sono prospetti e qui forse i conti si faranno tra tre mesi almeno) con gli anziani. Vedelago vince il Repubblica e impietosamente loro lo arretrano sul 111 dello scorso anno preso grazie a Alianthus. Siamo scesi a 108 con Orpello e Pattaya a 107. Altro che 115 di media che gli altri anni con fatica e sforzo comunque si raggiungeva (Cracker e Afsare lo hanno garantito). Vittadini: edizione 2012 in sicurezza con appunto Aliantus (114 e Vedelago tre anni a 111, Adepto 109) adesso invece siamo scesi con il vincitore che perde tre punti e scala a 106 come Libano e Douce Vie e come chi è ippico sa ne servono 110 di media. Siamo serviti di barba e capelli ed è solo l’antipasto ma tanto a chi ormai gode dell’aver trasformato l’ippica in corse dei cavalli cosa volete che importi…..Avanti cosi, siamo sulla strada buona per la fine di ogni discorso autentico di ippica vera.
Mario Berardelli

1 commento:

  1. Non c'e' problema, nel 2014 tutte le patterns italiane verranno cancellate dal calendario internazionale

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