Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

image host

Sticker

DAR25813-Equos-banner-Roster-10-NOV22

sabato, gennaio 18, 2020

Pagamenti premi fermi ad Agosto 2019. Monta la protesta social! Convocata riunione per il 22 Gennaio

I pagamenti, chimera e sogno vano per gli ippici di buona volontà. Allora, con l'ultimo aggiornamento siamo fermi ad Agosto 2019, e questo non è un fatto positivo perchè come sappiamo il nostro è un settore che ha bisogno di velocità di idee. 
Comincia dunque a montare la protesta, anche sui social.
Il Siag ha già agito concretamente facendo slittare la partenza della TQQ di Roma Capannelle trotto di una mezz'ora, e stessa cosa è avvenuta per la Tris, Quartè, Quintè di Montegiorgio, partita alle 19,00 anzichè alle 18,30.
Seguiranno altre manifestazioni di protesta nelle sedi istituzionali, in attesa di risposte scritte e sottoscritte in merito alle nostre richieste: pagamenti 60/90 (operatori e ippodromi), la riforma delle scommesse (complementare), i tavoli promessi dal governo", scrive il Siag in una nota.

  • Dopo questo stimolo è arrivata la convocazione per mercoledì 22 Gennaio da parte della politica per discutere di questi temi, e dunque annullato (forse) il sit-in di protesta organizzato dal Sindacato a Roma per il 21 gennaio. 


Come si è visto, anche via social è cominciata a montare la protesta da parte dei professionisti e da parte di quelli che rappresentano gli interessi degli ippici.

  • Come riferisce il sito Organismo Ippico Italiano, dal comunicato sono due i punti all’ordine del giorno:


1) lo stato di liquidazione” tradotto, situazione dei paganti in atto: più o meno il punto della situazione ad oggi, sulla falsariga di quanto già fatto l’anno scorso con un comunicato. Quest’anno ci metteranno la faccia sia la parte politica che i dirigenti in un confronto diretto con la filiera, ci sembra un passo avanti.

Se si tirasse in ballo il PREU si prega di portare i decreti relativi e non tabelle excel che non hanno nessun valore.

2)aspetti inerenti le modalità dei pagamenti“: tradotto, come è possibile accorciare la tempistica.
Poiché le procedure dell’UCB non dipendono dal Mipaaf ed è inutile chiedere modifiche o modalità non attuabili speriamo che vengano illustrate e rese possibili le modifiche in capo al Mipaaf.
Quindi interventi sui regolamenti e sulle procedure post corsa rimaste immutate da quando il sistema funzionava ma che ora devono essere riviste.
Interventi possibili, non supercazzola verdi o di altro colore confinate nei desideri e non nella realtà.
Il tutto non derogando ma anzi innalzando le garanzie verso gli operatori come avviene in ogni paese europeo.

Ultima annotazione la risoluzione del problema dovrà essere applicabile in egual misura a tutte le tipologie di pagamenti (con IVA o senza).


  • Da questo punto di vista, riportiamo una lettera di Giorgio Sandi (Ippica Nuova), tornato a parlare dei mancati pagamenti dei premi sollevata dal Siag: per cambiare le cose servirebbero una banca e soprattutto la riforma del settore.
"In questi giorni si discute molto, nuovamente, dei problemi nei pagamenti dei premi da parte del ministero ed alcuni hanno anche strumentalizzato la situazione con ritardi (parzialmente riusciti) nella partenza di una corsa o con presidi programmati davanti agli uffici del ministero.
In verità, come sappiamo, la situazione relativa al tema dei pagamenti purtroppo subisce sempre, ogni anno, uno stop tra la metà di dicembre e la metà di gennaio in quanto l’ente che materialmente effettua i pagamenti è l’Ucb (Ufficio centrale di bilancio), organo della Ragioneria generale dello Stato che, avendo lo Stato italiano un bilancio per cassa (cioè contabilizzando ogni anno quanto effettivamente uscito come spese e quanto incassato), sospende ogni attività di pagamento nell’ultima parte dell’anno per poter effettuare la 'chiusura' dei singoli capitoli di spesa e dal primo di gennaio deve procedere alla riapertura degli stessi o per meglio dire di quelli previsti dalla legge finanziaria per l’anno nuovo assicurandosi delle nuove disponibilità. E quest’anno la cosa è complicata dal fatto che tutta la contabilità di Stato utilizza una nuova procedura e ciò rallenta ulteriormente le cose. I pagamenti quindi riprenderanno solo dopo che sono state eseguire tutte queste operazioni preliminari e cioè dalla seconda metà di gennaio (con o senza presidio)".
"Fino a che il ministero deve avvalersi dell’Ucb per poter effettuare ogni singolo pagamento, non è in grado di pagare i premi o le provvidenze a partire dalla metà di dicembre fino al mese di febbraio e ciò indipendemente dal lavoro e dall’impegno degli uffici del Mipaaf", rimarca Sandi.
"Da quanto abbiamo compreso, ad oggi sono stati predisposti ed inviati all’Ucb, da parte degli Uffici preposti, i residui di agosto ed il mese di settembre 2019, i premi aggiunti ed estero 2018 (che dovremo ricevere sui nostri conti a febbraio) e hanno iniziato a lavorare i mesi successivi. Certo, una soluzione ci sarebbe e l'abbiamo da tempo presentata ai responsabili, bisognerebbe avvalersi di una banca per effettuare i pagamenti ma per farlo non basta la volontà degli uffici, serve una riforma e questa solo la politica è in grado di farla".
In ultimo, il presidente di Ippica nuova chiama in causa direttamente il ministro Teresa Bellanova: "Signora ministro, a lei la parola! E, con l’occasione, possiamo chiederle anche di far finalmente rinascere gli enti tecnici del trotto e del galoppo, con rappresentanti per ogni categoria eletti dagli operatori con elezioni pubbliche e trasparenti?".

Nessun commento:

Posta un commento

Commenta qui

Ricerca personalizzata