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martedì, agosto 28, 2018

#Capannelle sotto scacco, bufera in vista! Possibile slittamento delle corse ad Ottobre, ma c'è ottimismo per metà Settembre. Ecco i motivi

Tuoni e fulmini in lontananza, si aspetta solo arrivi la tempesta. Ormai è inevitabile. La questione Capannelle si arricchisce infatti di un nuovo capitolo importante. Ma sarebbe riduttivo parlare solo di Roma quando la vicenda invece riguarda tutta l'Italia ippica. 
Il problema, come già espresso, è molto vasto. Una sorta di bomba pronta ad esplodere che potrebbe però tranquillamente rientrare se tutti i tasselli andranno al loro posto e la macchina burocratica si sveltirà.  
Diciamo solo che se tutto andrà bene, le corse a Capannelle inizieranno a metà Settembre. Per i più pessimisti ad Ottobre, non prima. Il motivo è presto raccontato in poche righe e lo facciamo qui sotto. Alla base ci sono soprattutto 2 motivi per i quali è impossibile proseguire. Il testo che seguirà è frutto di una serie di ricostruzioni che hanno portato alla conclusione. Per sapere il perchè continua a leggere fino in fondo.
  1. Il primo problema, anche se in via di risoluzione, è l'annosa questione tra il Ministero, il Comune di Roma e la Hippogroup. Nei giorni scorsi infatti, proprio mentre erano in fase di compilazione i calendari, è sorto un problema di natura tecnica. Attraverso ciò che abbiamo raccolto da fonti Ministeriali, Roma non aveva infatti il titolo giuridico per essere messo nel calendario. Il motivo? Non si sa chiaramente. Si sa solo che Capannelle non poteva essere inserita nel calendario a partire da Settembre a causa della non titolarità del possesso dell'impianto e della querelle irrisolta tra i 2 soggetti in questione. Questo problema però nelle ultime ore pare superato in quanto, attraverso una serie di fitti colloqui in maniera privata, con la Dottoressa Mastromarino che ha invitato a ragionare chi era deputato a stilare il calendario adducendo motivazioni di natura pratica (del tipo che Capannelle ha corso fino a Luglio senza la stessa titolarità), e attraverso le parole espresse pubblicamente dall'assessore Frongia (di cui abbiamo riferito QUI e QUI), si è compreso che il problema numero 1 non era poi di così fondamentale importanza. Resta da capire come e perché, un ippodromo che ha corso fino a Luglio 2018, improvvisamente è stato definito privo di diritto a proseguire. Sta di fatto che, emerso il problema, è stato prontamente risolto pur essendo ancora in ballo l'accordo tra Comune e Capannelle che verrà sancito definitivamente attraverso bando o concessione diretta. Questo però, come detto, è in via di risoluzione e siamo nella fase scambio di documenti.
  2. Il secondo problema è molto più grave ed è di natura "pecuniaria". Tutti gli ippodromi si trovano infatti nelle stesse identiche situazioni creditizie di Roma. I soldi della convenzione, relativi alla seconda parte del 2017, non sono ancora arrivati. Ma se i grandi impianti come Milano e Napoli riescono ad attingere, in maniera diverse e con motivazioni importanti diverse, a conti correnti in grado di far fronte alle spese, in questo momento Capannelle non è in grado come molti altri. Dunque, alla resa dei conti, pur trovando una soluzione che faccia contenti tutti almeno in linea teorica, quello che manca sono proprio i soldi per andare avanti. Al momento i dipendenti di Capannelle sono indietro di 4 mensilità, ed è molto difficile ricomincino a lavorare senza garanzie. A meno che, tramite i sindacati, non si trovi un accordo che gli consenta di prestare la loro opera con la sola promessa di pagamento. Molto difficile. Intanto si attendono che trascorrano i tempi utili per gli ippodromi per poter "pignorare" il Ministero, e cercare di riscuotere tramite le banche il dovuto e spettante. Quindi, anche se Capannelle verrà inserito nel calendario di Settembre, sarà impossibile proseguire in assenza di pagamenti. 
  • E gli altri, che fanno? Detto di Milano e Napoli, a cui va aggiunta Merano per i motivi vari, il cui vento che soffia nelle loro vele è motivazionalmente più rappresentativo, altri piccoli sono in fase di studio della situazione. Quelli in procinto di cominciare a Settembre (anche Firenze, tra quelli al galoppo, senza contare tutti quelli di trotto) stanno nicchiando e, stando a voci di corridoio, non sono convinti di iniziare. Pur essendo nel pieno del loro diritto a correre anche a loro mancano i soldi importanti per proseguire. Tra chi ha pochi dipendenti ed una situazione più sostenibile in termini di debiti, è comunque una situazione assurda. Vedremo nelle prossime ore che accadrà.
  • Concludendo: E le corse importanti, che fine fanno? Si dubita che chi ha contribuito a creare questa situazione, si sia mai posto il problema. Dunque, se Milano e Napoli correranno allora non ci saranno problemi riguardanti questo aspetto. Roma e le sue Listed, invece, rimarranno molto probabilmente cancellate. A meno che Milano, o Napoli stesso, non vengano in soccorso.
  • Quando comincerà Roma? Non lo sappiamo. In questo momento l'incertezza regna sovrana. Ma, anche se tutto dovesse filare per il verso giusto, passerebbero almeno 10 giorni di tempi tecnici e dunque quello di iniziare a Settembre per Roma sembra essere sempre più in miraggio. Dato per assodato che le prime giornate salteranno, si spera almeno per la seconda metà di Settembre. C'è chi dice che nella migliore delle ipotesi si inizierà direttamente ad Ottobre, i più ottimisti considerano metà Settembre come una opzione valida. Sempre che a qualcuno interessi veramente. Vi teniamo informati. Intanto aspettiamo il calendario di Settembre e che il Ministro Gian Marco Centinaio dia seguito al suo intento di dare una mano all'ippica, a partire da Settembre. Ma se non arrivano i soldi per andare avanti, allora sarà difficile vedere l'orizzonte..

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