Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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venerdì, agosto 10, 2018

Verso la Selezionata SGA del 22 Settembre, per concessione di ANAC. Nella prima puntata, Le.Gi. di Massimo Parri

Il 22 Settembre prossimo venturo sarà un grande giorno di aste. Lo scorso anno, di questi tempi, You Better Run (Thewayyouare), vincitore recente del Premio Primi Passi, si stava preparando per entrare in scena, su un palco che poi trovò acquirenti per €13,000. 
Insomma, da qui parte molto del sogno di un proprietario, di un allevatore, di un allenatore. 
La SGA di concerto con l'ANAC ha deciso da qualche anno di cominciare a presentare per tempo il catalogo andando alla ricerca e facendo svariate chiacchierate con i principali allevatori presenti in catalogo. Il viaggio di questo 2018 è cominciato tanto tempo fa, con la richiesta di iscrizione, il giro d'Italia per le visite e l'ispezione e dunque l'inserimento finale nel catalogo.
Il 22 sarà giorno di aste e corse, una novità mai vista negli ultimi anni in Italia. Per concessione di ANAC e SGA pubblichiamo la prima di una serie di puntate che proporremo anche su Mondoturf, per avvicinarci sempre di più al giorno nel quale cominciano a nascere i sogni. Nella prima puntata, la Le.Gi. d Massimo Parri. Nella seconda puntata Isabella Bezzera e La Razza del Sole.
Buona lettura.
A poco meno di 2 mesi dalle aste selezionate SGA del 22 Settembre a La Maura, cominciamo il nostro viaggio alla scoperta del catalogo attraverso gli spunti che ci vengono forniti dai vari consignors interpellati. 
Non avremmo potuto cominciare meglio se non con il Presidente degli Allevatori Massimo Parri e dalla settimana appena trascorsa, cioè quella che ci ha visto, come allevamento, proiettati in una dimensione più alta del solito. 
Sabato infatti, Sea of Class ha dato una ventata di aria fresca all’allevamento italiano grazie alla sua vittoria nelle Irish Oaks del Curragh. Mai era successo che una cavalla italiana, allenata da uno strepitoso Willy Haggas e montata finemente da James Doyle, potesse vincere una classica simile e soprattutto non si contano gli anni da quando è successo l’ultima volta in una Classica straniera in generale. 
La figlia di Sea The Stars, frutto di un foal sharing con la famiglia Tsui, è prodotto di Holy Moon della famiglia Botti tramite la Razza del Velino, la quale è già madre delle vincitrici di Oaks Cherry Collect, Final Score, Charity Line, tutte vendute ad oriente: “La vittoria di Sea Of Class è stata di portata enorme, per il nostro allevamento. Non amo fare polemiche, ma spero questo sia un monito per le Politiche Agricole che ci governano, affinchè si capisca che il nostro mondo produce eccellenze, è un fiore all’occhiello dell’agricoltura, produce indotto, pil e tante altre situazioni favorevoli sia per lo sport che per il movimento economico in generale. Abbiamo bisogno di strumenti e Sea Of Class dimostra come gli italiani siano sempre in alto nel mercato internazionale, se messi in grado di poter lavorare in un certo modo. È una questione di orgoglio, di identità, di radici e non di meri capricci. Nonostante i numeri siano in calo (circa 600 nati) riusciamo a creare queste eccellenze con poche occasioni da sfruttare, e lo facciamo bene. Questo da enormi soddisfazioni. Se penso che le altre sorelle che hanno vinto le Oaks sono state vendute in Giappone ed invece sarebbero potute rimanere in orbita italiana per produrre altri campioni, mi spiace tantissimo. è anche amor proprio, per il nostro sport. Ma comprendo perfettamente le dinamiche del mercato, in questo momento necessarie. Ripeto: Non sovvenzioni senza criterio, ma strumenti. Poi ci pensano gli allevatori, con le idee, il loro coraggio e le capacità a capitalizzare il tutto. Penso allo yearling prodotto di Biz Bar che abbiamo venduto per £850,000 a Tattersalls (si chiama Alfaatik (Sea The Stars) e debutterà in autunno), e quelli sono soldi che arrivano dall’estero ma che sfruttiamo per mandare avanti le cose in Italia e non solo. Speriamo si possa capire questo concetto”. 
Detto questo torniamo alle cose formali. Il catalogo dell’asta, che sarà in distribuzione nel fine settimana, è stato pubblicato online sul sito http://sgasales.equipedia.it/ nella sezione aste, e ci si può cominciare a fare una idea: “Mi preme dire che devo ringraziare l’organizzazione per tutto il lavoro svolto in questo periodo, che è stato intenso. Abbiamo come associazione uno staff di primordine che ha fatto tutto in maniera eccellente. Ringrazio anche gli allevatori italiani, i clienti, che ci hanno dato fiducia lo scorso anno ed anche in questa occasione. La location sarà ancora quella della Maura, ancora migliorata rispetto al 2017, ed ogni anno cercheremo di fare sempre meglio. Mi aspettavo un catalogo di 150 cavalli, alla fine saranno in 170, un interessante dato che da l’idea dell’aumento soprattutto della passione delle persone coinvolte. L’asta si terrà alle 10 circa, poi intorno alle 17 la conclusione ed il trasferimento per la giornata di corse a San Siro e, ricordiamo, il Gran Premio con €90,000 di montepremi per i cavalli acquistati passando dalle nostre aste”. 
La famiglia Parri, dinamica e giovane che ha incrementato e selezionato negli ultimi anni tanto da diventare una eccellente realtà soprattutto in chiave Classica, proporrà 13 yearlings, 6 maschi e 7 femmine: “Si, quasi tutta la mia intera produzione. Alcune sono all’estero, per il discorso foal sharing che dicevamo prima e tra questi anche un Golden Horn che passerà per contratto all’estero. Per il resto abbiamo selezionato degli stalloni che ci dessero la possibilità di dare al mercato il giusto cavallo da acquistare, un po’ per la precocità e per il mercato dei 2 anni, e un po’ sulla qualità per il mercato “classico” visto che in Italia ci sono molti soldi soprattutto a 3 anni. È stato un duro lavoro, ma pensiamo di proporre i giusti cavalli ai giusti prezzi”. 
Il fiore all’occhiello è certamente il Lot 86, un figlio di Dawn Approach e Snowfield che ha già dato Voice Of Love e Time Chant, tra gli altri: “Si, lui senza dubbio è un bel cavallo ed anche di qualità. Abbiamo scelto uno stallone che sta facendo bene, guardando i risultati, tra i giovani di una fascia media. Siamo soddisfatti per come sia cresciuto, e sarà probabilmente uno dei più appetiti. C’è da dire che noi investiamo molto anche nelle fattrici, abbiamo rinfrescato il parco. Ci aspettiamo molto anche dal Lot 35, un Canford Cliffs e Golden Song che abbiamo acquistato a Goffs quando era gravida di questo figlio. È una buona famiglia, e abbiamo già dei contratti foal sharing per l’estero per i prossimi prodotti. Abbiamo una figlia di Moohaajim (Lot 36), un Helmet (Lot 54) che è padre di Anda Muchacho e Thunder Snow, una Gutaifan (Lot 59) della famiglia di Porsenna, con la fattrice Nectar Grey che abbiamo acquistato per continuare quella linea..E poi tutti stalloni di un certo spessore. Presentiamo anche una sorellastra di Aethos da Frozen Power (Lot 72) che era fino a poco fa uno stallone di punta in Italia, poi un Camacho (Lot 79), stallone che sta andando forte, prodotto della buonissima Samaden che è al primo maschio prodotto. Poi abbiamo scelto Kingston Hill che ha dato London Calling (Lot 82), un Requinto (Lot 90) nato presto della famiglia di Beauty Only, una Zebedee e della buona Vallecupa che abbiamo comprato da qualche tempo (Lot 92) e poi una Desert Prince e Mugnaga, in cui crediamo ed infine una femmina da Udha (Lot 163) che abbiamo comprato in quanto sorellastra di Biz Bar di cui abbiamo parlato sopra. L’abbiamo comprata gravida di Golden Titus ed è nata una bella femminuccia che si chiama Zackequack. Udha è già in Irlanda, perché crediamo anche in lei con quel pedigree. Ha già prodotto una vincitrice seriale come Magica Udha. Insomma, come allevatori ci stiamo muovendo tanto, sondiamo il mercato e gli diamo ciò che chiede, cercando sempre di far quadrare i conti. Siamo soddisfatti delle nostre proposte, speriamo bene. Sono previsti anche compratori dall’estero, dunque…buona fortuna a tutti”.

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