Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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lunedì, aprile 06, 2020

Calendario Italia: Qualche proposta per la ripresa. Spostamento verso l'estate. A cura di Franco Castelfranchi

Nella foto, San Siro by night.
Poche ore fa sul sito ippica biz è stato pubblicato un intervento a firma di Franco Castelfranchi che comincia ad ipotizzare varie strade verso una eventuale ripresa che dovrà avvenire, prima o poi. 
La data più prossima e considerata è quella di metà Maggio, se tutto va bene. E da li tutti gli scenari. Si dovrebbe parlare di tutte le problematiche relative anche agli altri ippodromi che vedrebbero la loro riunione sovrastata da altri campi spostati più in la nella stagione, ma questi sono tutti problemi superabili con un pizzico di buon senso e cooperazione tra tutti gli uffici tecnici. Invitiamo e incoraggiamo, in tempi di isolamento, di effettuare videoconferenze (ce ne sono tanti di programmi) per tenersi sempre pronti a qualsiasi evenienza.
Per il resto, buona lettura.
Ripartire: è questo l’imperativo categorico dell’intero paese quindi anche per l’ippica. Proviamo allora in questa ennesima domenica di quarantena, a “gettare giù” qualche proposta per ripartire parlando ovviamente solo di galoppo: altri si stanno esprimendo per il trotto.
Partiamo con l’immaginare una data di ripartenza. L’ipotesi al momento più pessimistica è quella di riprendere le corse a porte chiuse sabato 16 maggio. Arriveremmo dopo la Germania ma questo poco conta. Per stilare una ipotesi di calendario occorre innanzitutto acquisire la disponibilità di posticipare la chiusura della stagione a Roma e Milano, almeno di un mese, il che significa correre tutto giugno a Capannelle e tutto luglio a San Siro. Questi ippodromi dovrebbero dare priorità all’ippica rispetto ad altre manifestazioni quali concerti festival ecc. la cui quota di svolgimento con pubblico è secondo noi di 66/1. Con questa ipotesi possiamo quindi ipotizzare un Parioli/Elena il 10 giugno (se si corre a porte chiuse cosa cambia?) ed un Derby che potrebbe svolgersi il 28 giugno, quando magari ci potrebbe essere anche una fetta di pubblico ed a questo riguardo perché non consentire l’accesso a 500 persone che paghino 100 euro da devolvere in beneficienza? Il big-day di Milano con Oaks, Milano eccetera potrebbe svolgersi la domenica successiva, il 5 o il 12 luglio. 
Il secondo problema riguarda come compensare gli ippodromi che hanno perso la loro stagione, pensiamo in primo luogo a Pisa. E’ un problema molto serio; è certo si debbano trovare soluzioni compensative ma forzare l’attività inserendo ulteriori giornate rischia di creare un effetto domino che è a nostro avviso da evitare nella maniera più assoluta. Una soluzione sarebbe quella che Milano e Roma sacrifichino una riunione ogni due settimane da Ottobre cedendole a Pisa che cosi potrebbe recuperare almeno 6 giornate in autunno anticipando l’inizio della sua riunione.
Rimane il problema della giornata clou, quella del Pisa. La soluzione più semplice è quella di non svolgerla nel 2020 accantonando il montepremi per le edizioni 2021 e 2022. Quanto alla corsa dell’Arno, può essere facilmente spostata nella riunione autunnale. Un'altra proposta che intendiamo lanciare è facile a dirsi ma già sappiamo farà venire l’orticaria in Via XX Settembre. La proposta è quella di assegnare una indennità di partecipazione (non la chiamiamo premio e vi diremo perché) ai cavalli che corrano ed arrivino quinti e sesti; diciamo il 75% del 4° premio. Ci dovrebbero essere limitazioni, ad esempio non più di 3 indennità per ciascuno soggetto, e servirebbe a rimettere in circolo una parte seppur modesta dei denari non distribuiti. Li abbiamo chiamati indennità di partecipazione per non modificare i vari programmi elettronici ed i regolamenti e queste somme non entrerebbero nel computo delle somme vinte.
La nostra idea è semplicissima e può partire da subito. Se ci sarà un accordo su quanto sopra detto, la riformulazione del calendario sarà lavoro di pochi giorni a condizione che si mettano da parte egoismi e localismi. Il virus dimostra di non avere confini e neanche l’ippica deve averne. Nostra patria è il mondo intero, sono le parole di una canzone che ci è cara, dimostriamo di essere uniti. FC

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