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lunedì, maggio 21, 2018

Roma: Summer Festival solido come la roccia. Attribuito un 111 di RPR. Ecco il resoconto della giornata e le storie del 135^ Derby Day. Chasedown nel D'Alessio, My Lea arrembante nel Tudini. Crisaff's Queen sorprende ed iilumina.

A bocce ferme, torniamo sulla giornata del Derby che ha visto a Capannelle una partecipazione quantificabile in circa 5000 presenze e gioco soddisfacente sul campo con un montante generale di oltre €550,000.
A vincere, come detto e si sa, è stato Summer Festival (Poet's Voice) che ha portato il suo score a quota 6 vittorie in 8 uscite condito anche da un piazzamento ed un solo np, a Milano, in una giornata storta. Il figlio di Poet's Voice (Dubawi), con in sella Cristian Demuro, è andato in avanti gestendo i parziali a piacimento e con una andatura regolare, spingendo dall'ingresso in retta fin sul traguardo e lasciando poco margine a Henry Mouth (Henrythenavigator), con qualche recriminazione per la rottura della staffa destra di Pierre Charles Boudot, e con la femmina che inseguiva la storia Flower Party (Duke Of Marmalade), giunta al terzo. Quarto è arrivato l'ospite Dark Acclaim (Dark Angel), mentre gli altri sono finiti più dietro con una buona prestazione per Wait Forever (Camelot), rinvenuto dalle retrovie, ed Old Fox (Lord Shanakill) che ha comunque corso bene al pari di Wiesenbach (Jukebox Jury), non riuscito poi però nell'aggancio con i primi. Gli altri, quasi inesistenti ma comunque rivedibili. Nella foto: Summer Festival e Henry Mouth in lotta, foto Domenico Savi.
VALORI E RATING:
Alla fine il Racing Post Rating ha attribuito un valore di 111 al vincitore del Derby, una libbra in meno a quello che ottenne Mac Mahon lo scorso anno, e lo stesso identico di Goldstream dell'anno precedente ancora. Un dato che ovviamente va in qualche modo valutato in ottica futura, con l'idea che forse non è stato il massimo possibile. Margini ci sono, eccome. Summer Festival era una pittura al tondino, ed in generale è arrivato fresco all'appuntamento forte della prestazione nel Filiberto dove ha mostrato tutte le sue doti. Tanto che, Cristian Demuro, non ha avuto dubbi nello scegliere il suo terzo Derbywinner pescando nel mazzo di possibilità che gli erano state proposte quando è stato deciso per l'ingaggio.
AFFARI DI FAMIGLIA: Alduino Botti ha festeggiato l'ottavo Derby per la famiglia, il primo nel 1983 con My Top che come Summer Festival vinse il Premio Emanuele Filiberto. Alla tv italiana ieri ha parlato anche del futuro dicendo di non sapere quali saranno i piani per i primi 2 arrivati, ma ha espresso fiducia sul recupero dello sforzo della femmina Flower Party che dovrà fare gli straordinari per le Oaks d’Italia G2 del 10 Giugno prossimo a San Siro. IL VIDEO DEL 135^ DERBY ITALIANO QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
POLEMICHE: In giornata ci sono state le annose polemiche sul dominio Botti, sul fatto che non c'erano altri cavalli di altri schieramenti. Vogliamo ribadire il concetto: Le corse di selezione e qualità non vanno mai paragonati alla stregua di un Palio dei Comuni, con tutto il rispetto per quelle manifestazioni. Non è necessario avere 20 giubbe diverse. Quello che conta è la qualità e se altri non sono riusciti ad arrivare al Derby, non è certo colpa dei Botti che certo stanno vivendo un periodo egemone in Italia. Nelle aste all'estero, quando sono stati acquistati i protagonisti di questo Derby, i cavalli erano in asta pubblica e non sono stati pagati dei prezzi inaccessibili. Questo significa che evidentemente c'è chi lo fa meglio. Ripetiamo: Conta la qualità, non il numero delle giubbe. E se la qualità è di stanza solo da pochi allenatori, poco importa. In Irlanda le 2000 Ghinee, i Derby e tutte le corse più importanti sono egemonizzati da Aidan O'Brien ed il gruppo Coolmore, eppure nessuno dice niente finchè quel dominio esprime qualità. E' chiaro che in Italia non siamo nel momento più florido dal punto di vista motivazionale, culturale e della filosofia da perseguire, ma non scadiamo in veloci e superficiali analisi. Cosa può cambiare? Mettere un limite ai cavalli allenati da un solo team anche ad Hong Kong? Benissimo. Ma prima deve cambiare la struttura "intellettuale" del nostro settore.
PREZZI ACQUISTO: Tornando all'acquisto dei vari cavalli: Il vincitore è stato acquistato a Fairyhouse per €12,000 alle Tattersalls Ireland September Sale da Alduino. Ha cominciato la sua carriera partendo da Firenze sui 1200 metri ed ha concluso la carriera dei 2 anni con la vittoria nel Campobello. Vanta 6 vittorie e somme vinte per €332,000. Il papà è Poet's Voice che ha molto feeling Classico con l'Italia con Mi Raccomando, Poeta Diletto, Voice Of Love ed altri. Peccato sia deceduto. La mamma è Kammaan (Diktat), vincitrice di 2 corse di una famiglia normalissima. Da segnalare che la terza Flower Party è stata acquistata alla stessa asta per €12,000, Wait Forever €22,000, Old Fox solo €1,000. Solo per fare qualche esempio, non erano cifre impensabili. Ragioniamoci su. 
PREMIO TUDINI: Il miglior allenatore sulla velocità negli ultimi anni in Italia è certamente uno. Vincenzo Fazio, siciliano doc ma impiantato a Roma dove ha cominciato a sviluppare la sua passione. Ennesima dimostrazione è stata la vittoria di My Lea (Dandy Man) nel Tudini (doppio con Aloisi!) con un Carlo Fiocchi perfetto interprete in sella ad attendere gli eventi e a catturare uno spazio all'interno di Fataliste superandola e ribaltando di tanto il riferimento del Carlo Chiesa. Il tempo finale è stato 1m 07,8s. Al secondo posto c'è stato un grandissimo Pretorian (Sakhee’s Secret) con il veterano Naadirr (Oasis Dream) al terzo. Significa che questo Tudini ha uno spessore in qualche modo internazionale, e dunque per My Lea si aprono gli obiettivi già annunciati in passato. Il Prix du Gros Chene G2 fra un paio di settimane, ma bisognerà vedere come la 4 anni ha assorbito lo sforzo. La vincitrice è stata pagata €13,000 da Alberto Panetta alle Goffs Sportsman’s Sale, ed è mezza sorella di Pivotal Rio (Captain Rio), sempre pensionario di Fazio e di Marco Caracciolo che si era piazzato un paio di volte a livello di Stakes. La mamma comune è Luvmedo (One Cool Cat), che ha prodotto altri 2 vincitori. IL VIDEO QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
CARLO D'ALESSIO: Uno compensava l'altro, era questo il tema dei favoriti del D'Alessio. Alla fine ha vinto l'attitudine alla distanza di Chasedown (Nathaniel), che da tardivone ci ha messo un pò per mettere la testa sulle spalle ma se queste sono le premesse potrà fare ancora meglio da anziano. Con Dario Vargiu in sella lo scorso anno non aveva fatto in tempo a maturare abbastanza in fretta per il Derby (vedi Solvang per il prossimo anno) ma quest'anno ha prodotto una bella performance (a parte Firenze) nel Premio Carlo d’Alessio sul miglio e mezzo battendo Menuhin (Mujahid) ed ora guarda al Gran Premio di Milano. Chasedown è il secondo prodotto di Whipcla (Whipper), una mezza sorella dell'ormai famosissima Claba Di San Jore (Barathea). IL VIDEO QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
GIOVANI RAMPANTI: Quanto vale togliersi la qualifica di maiden in Listed? Tantissimo. Il Premio Alessandro Perrone ha lanciato verso la gloria una interessantissima Crisaff’s Queen (Zoffany), seconda al debutto sui 1000 metri di 3 settimane fa, e tornata ad offrire una grandissima prestazione con Carlo Fiocchi in sella che ha sfruttato una fortissima andatura imbastita in avanti da Flower Inthejungle (Bungle Inthejungle), ha trovato un varco e ci si è gettata. Le altre erano in debito per aver seguito la prima a quei parziali e così Bridge Battlango (Battle Of Marengo), che si era messa "off the pace", ha colto in crisi le altre e si è presa la piazza. 
Crisaff’s Queen è stata acquistata per £8,000 allle Doncaster Premier Sale, ha un pedigree interessantissimo. La mamma è Monster Munchie è una figlia di Deep Impact, dunque potrebbe essere un pedigree da tenere d'occhio soprattutto in ottica valorizzazione. La seconda mamma Muncie (Sadler’s Wells) ha vinto il Prix Saint-Alary G1 e acquistata da Yoshida per andare in Giappone dove ha prodotto Stratagem (Sunday Silence), terzo di Deep Impact nel Tenno Sho. IL VIDEO QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
MAURO SBARIGIA: Migliorato progressivamente, dal Daumier in poi, è stato Domagnano (Planteur) a vincere il Premio Mauro Sbarigia diventando il primo Stakes Winner per Planteur (Danehill Dancer). Battuto Maschio Italiano (Bated Breath) e poi Fulminix (Blu Air Force) finito bene. Il vincitore, che veste i colori della Razza Ambrosiana fatti rivivere da Enrica Baragiola, è stato pagato €9,000 alle Tattersalls Ireland September Sale book 2 da Alduino Botti. IL VIDEO QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

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