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lunedì, giugno 03, 2019

Francia: Cristian Demuro sbanca Chantilly su Sottsass, vola nel Jockey Club. Tris di secondi italiani..

Cristian ha sbancato anche Chantilly. Duro, tignoso, caparbio, il sorcio che non molla mai un centimetro quadrato ha vinto ancora una volta il Prix du Jockey Club G1 in sella ad un cavallo che si chiama Sottsass (Siyouni), dato in onore dell'omologo Ettore Sottsass, n architetto, designer e fotografo italiano scomparso nel 2007 e molto apprezzato all'estero, come tutti i nostri "cervelli" in fuga, a dimostrare che il paese è una miniera non valorizzata, di fronte a 6000 persone accorse nell'impianto francese per assistere alla giornata del Derby.
Sottsass e Cristian hanno fatto lo scalpo di Persian King (Kingman), favoritissimo del Derby francese, allenato da Andre Fabre, che cercava il colpo da Maestro per valorizzare un patrimonio che sarebbe diventato quasi inestimabile. Invece, sulla sua strada, ha trovato un cavallo ed un fantino che non gli hanno mai reso la vita facile.
Il "sorcio" si è messo nel gruppo paziente e poi in dirittura ha seguito come un ombra, in stile Jason Voorhees per gli amanti del fantasy, il grande favorito e lo ha infilzato relegandolo a 3 lunghezze dietro, con al terzo posto Motamarris (Le Havre) che aveva graduato in avanti. Un pò come con il Derby di Keep On Fly su Mission Boy, fatte le dovute proporzioni, nel Derby Italiano G2 di un paio di settimane fa a Capannelle. La corsa si è conclusa con il tempo di 2m 2.90s (fast by 5.10s), il record del Prix du Jockey Club, superato The Grey Gatsby, e del tracciato, superato quello di Treve.
Grande gioia per Cristian, al sesto G1 della sua carriera francese, al secondo dopo Brametot nel 2017, in sella ad un cavallo che era a 13/1 e non avrebbe nemmeno dovuto montare. Cristian infatti non aveva una monta nel Derby francese, fatto già curioso di suo, ma la decisione dell'Aga Khan di correre con il bellissimo, ma acerbo, Zarkallani (Invincible Spirit) ha fatto si che la "poltrona" di Cristophe Soumillon, ingaggiato originariamente per il cavallo di Rouget, fosse libera e disponibile. L'allenatore francese non ci ha pensato due volte a chiamare Cristian, che ha risposto presente.  Tra l'altro lo stesso Rouget non era in ippodromo perchè ricoverato in ospedale per un malore, al quale auguriamo un pronto recupero.
Magico, come il suo solito, in chiave italiana che ha visto anche un buon sesto posto per Rockemperor (Holy Roman Emperor), allenato da Simone Brogi e che ora continuerà la carriera in America agli ordini di Chad Brown. Quanto allo sconfitto, Andre Fabre ha dichiarato alle tv nazionali che probabilmente Persian King non regge la distanza dei 2100 metri, essendo stata corsa vera. Forse si aspettava un ritmo più "francese", ma ha detto che il suo ripiegherà sul miglio del Royal Ascot dove vedremo, probabilmente nelle St James G1, un bellissimo "clash" tra più forze sopra la media. Oppure sotto la media, ma sopravvalutate. Ce lo sapremo ridire a breve, mancano 20 giorni al Meeting Reale. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
Il vincitore, beffa, è proprio un figlio di Siyouni (Pivotal) che funziona per conto dell'Aga Khan ad una cifra diventata enorme, dopo l'inizio in sordina. Si tratta di un cavallo di proprietà della White Birch Farm che fa capo al suo magnate Peter M. Brant, industriale americano, classe 1947, che da qualche anno ha cominciato ad investire anche in Europa. Brant è stato membro della partnership che possedeva il vincitore Classico Swale, che vinse sia il Kentucky Derby del 1984 sia Belmont Stakes e che fu campione di tre anni quell'anno. Inoltre, Brant è stato il responsabile nel portare il leggendario stallone Mr. Prospector alla Claiborne Farm a Paris, in Kentucky. Brant è stato anche l'allevatore del vincitore del Kentucky Derby del 1995 Thunder Gulch, prodotto di Gulch e di una fattrice posseduta sempre dallo stesso Brant, che è anche un giocatore di polo affermato e, per un po di tempo, è stato il giocatore dilettante con il punteggio più alto negli Stati Uniti. Brant è il co-fondatore del Greenwich Polo Club, della Saratoga Polo Association e del Bridgehampton Polo Club. Insomma, un navigato ed esperto proprietario americano che si sta facendo spazio anche in Europa. 





Il vincitore, Sottsass, è allevato dalla Ecurie des Monceaux, vincitore per dispersione del Prix de Suresnes proprio a Chantilly un mesetto fa, che ha fatto seguito al rientro incoraggiante nel Prix la Force G3 pur arrivando quinto ma vicino a Shaman. 
Fu acquistato dalla Oceanic Bloodstock per la cifra di €340,000 alle Arqana August Yearling Sale, Sottsass è un fratellastro della campionessa Sistercharlie (Myboycharlie), che vinse un G3 in Francia ma è stata 4 volte vincitrice di G1 in America l'anno scorso.
TRIS DI SECONDI POSTI TRICOLORE: Ma la domenica di Chantilly si è colorata anche in altre corse di italianità, un pò come le frecce tricolori che hanno solcato i cieli di Roma.
Nella prima prova del pomeriggio, il Prix de Sandrigham G2, ottimo secondo posto con qualcosa da recriminare per Pure Zen (Zoffany), portacolori della Micolo di Nicola Galli ed allenata da Gianluca Bietolini, che non è riuscita nell'aggancio finale alla favorita, imbattuta, Obligate (Frankel) per i colori di Juddmonte. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
Poco dopo ottimo il secondo posto anche di Sestilio Jet (French Fifteen) con Frankie Dettori, unico ingaggio di giornata, per Andrea Marcialis, che non è riuscito nell'aggancio a Inns Of Court (Invincible Spirit), vincitore facilissimo, ma facendo comunque un passettino in avanti nella sua carriera da velocista per il cavallo della Akal Theke Properties. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

Nel Prix du Royaumont G3 sul miglio e mezzo, buono anche il secondo della passista Malevra (Le Havre), portacolori della Genets e della famiglia Botti, che è stata fulminata da Pellegrina (Soldier Hollow) per Andre Fabre. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

Insomma, nota amara, gli italiani sanno lavorare bene quando ci sono le condizioni per farlo. Evidentemente, fuori dai nostri confini gli riesce meglio. Bravi, ad maiora. 

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