Ippica, Galoppo, Corse & Allevamento

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giovedì, novembre 23, 2017

#Capannelle sotto sfratto! Con una delibera il Comune annuncia all'ippodromo l'uscita entro 180 giorni! Smarrimento..

Una situazione paradossale, di quelle che si vivono nei film con tanta suspence. Una sensazione di sgomento e smarrimento quello che abbiamo avvertito all'incontro pubblico "Come salvare Capannelle - Ruoli e responsabilità" organizzato dentro la Club House dell'impianto stesso nella giornata di giovedì 23 Novembre, una data che per certi versi passerà alla storia relativamente al nostro settore. Cerchiamo di ricostruire i fatti, senza annoiarvi e senza farvi perdere il filo del discorso.
C'è stata una riunione fiume, con presenti tutti i "leader" della Hippogroup Capannelle insieme ad una corposa rappresentanza di agenzie di stampa e pubblico vario, dalla quale sono scaturite tutta una serie indefinibile di mille e più incongruenze di una città che giorno dopo giorno si sta sfaldando sotto una cattiva gestione, pensiamo in malafede, per una situazione che apparentemente potrebbe al contrario portare benefici a chiunque. La riunione era nata solo per sottolineare come alcuni aspetti "provvisori" della gestione, in ottica ed in regime di proroga eventuale, avrebbe portato solo altri problemi e non un discorso di economia valido. Ed invece.. un colpo di scena. Ma procediamo..
La riunione è partita con tante premesse su ciò che ha rappresentato l'attuale gestione dell'impianto nel corso degli anni, includendo attraverso slides anche tutte le spese, accordi, canoni distribuiti, lavori di manutenzione, investimenti fatti, rinascite e conseguenze derivanti dal particolare momento di crisi che sta vivendo l'ippica, passata sotto tanti sacrifici, interessi disattesi, ma comunque una continua gestione nel corso di tanti anni, non solo di interessi personali ma di un impianto che, per particolare geografia, rappresenta un patrimonio della nazione, e non solo della Regione. Senza dimenticare che l'ippodromo è nato per ospitare l'ippica, e non solo semplicemente le corse dei cavalli. Si è parlato di come nel corso degli anni abbiano chiuso tanti ippodromi. Poi ci sono stati  esempi ippodromi trasferiti per crisi ad altre società di gestione. Numeri impietosi che delineano la situazione del settore: il montepremi al traguardo dal 2005 ad oggi è sceso del 60 percento fino ai 90 milioni di euro attuali, le corse sono scese del 53 percento, i partenti scesi del 55 percento. L'andamento delle scommesse su base ippiche ha perso l'80 percento dal 2005 a oggi con una raccolta misera, frutto di scelte scellerate e di un "gioco" al momento tassato come se fosse il migliore in voga. I trasferimenti agli ippodromi sono scesi da 125 a 47 milioni. Undici milioni di euro di deficit strutturale come rendicontato al Mipaaf.
Tante premesse per arrivare al dunque, come un climacs ascendente, quando improvvisamente è stato comunicato come sia stato notificato, attraverso Messo comunale, nella giornata di lunedì 20 Novembre presso gli uffici di Capannelle, dopo aver rigettato la domanda di proroga di Hippogroup per il 2018, una intimazione a lasciare l'ippodromo con le sue cose e le persone (senza considerare gli animali), entro 180 giorni dalla notifica della stessa. Cioè, facendo due calcoli, entro il 15 Maggio prossimo. E sottolineiamo come "entro" sia relativo anche a domani, per inciso, si possano tutto sommato riconsegnare le chiavi. 
Tutto questo ha sorpreso tantissimo i presenti e l'Ingegner Pautasso soprattutto perchè, sebbene la notifica sia arrivata a destinazione proprio lunedì 20, la stessa era stata protocollata e consegnata agli uffici preposti in data 17 Novembre, cioè nello stesso identico giorno in cui Daniele Frongia, Assessore Sport, Politiche Giovanili, Grandi Eventi di Roma, aveva invece comunicato, attraverso una agenzia di stampa, le seguenti parole: "Ieri abbiamo incontrato i membri della Direzione Generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e abbiamo convenuto di garantire per il 2018 il regolare svolgimento delle gare e dei concorsi ippici all’Ippodromo delle Capannelle. Con il Ministero abbiamo condiviso il comune interesse a garantire che Roma resti un punto di riferimento per circuiti nazionali e internazionali dell’ippica”. L'intervista è disponibile QUI.
In relazione a quanto espresso, appare chiaro come ci sia stato un momento di smarrimento dovuto al fatto che non si sa ora cosa possa accadere. Nessuno dei rappresentanti del Comune era presente per rispondere alle domande (forse per scelta e per evitare un processo popolare) e tantomeno rappresentanti del Ministero. La partita non sappiamo a che punto sia, ma l'unico atto ufficiale, in questo momento dove si sono spese tante parole, è rappresentato proprio da questo documento nel quale si è specificato proprio una sorta di "sfratto", usando un termine forte ma quantomai opportuno.
Ci vengono in mente tante cose ma dovremmo prima metabolizzarle per bene prima di capire se sia stato un attacco mirato, frutto di qualche insistenza e da parte di chi o se solo una manovra politica. Oppure una cattiva gestione, errata o scarsa comunicazione. Ma appare chiaro come questo eventuale "sfratto" apra le porte a tanti problemi collaterali di cui non sappiamo valutare le conseguenze. E difatti, lo stesso Elio Pautasso, ha spiegato: "Non so dire come farà il Ministero a inserire da Gennaio l'ippodromo di Capannelle nel calendario corse che, per inciso, ha già dato le giornate". Il direttore di Capannelle ha poi precisato: "Voglio sottolineare che se andrà avanti quanto chiede il Comune ci sarà un problema di sicurezza, dato che abbiamo vicino due campi rom e quindi l'ingresso di persone esterne se mancherà il controllo sull'impianto sarà molto più facile. Poi ci sono box abusivi qui dentro, con circa 90 persone che vivono all'interno dell'impianto e vorremmo capire come Roma Capitale potrà intervenire per gestire tutta questa situazione".
Presente c'era anche L'Avvocato Anna Mazzoncini, che sta seguendo la vicenda, la quale ha dichiarato come "la Società sta valutando cosa fare e se eventualmente impugnare la decisione del Comune di Roma di fronte al Tar". 
Nel corso della conferenza è intervenuto anche Roberto Faticoni, segretario del Siag (Sindacato italiano allenatori guidatori), che ha detto: "Indipendentemente dagli interessi personali o societari, serve fare sistema e serve unità tra gli operatori. Per questo dico di scendere in piazza, di andare sotto il Campidoglio con i cavalli e protestare per questa decisione del Comune di Roma. Se chiude Capannelle chiude l'ippica romana, che tanto abbiamo difeso. Tor Di Valle insegna. Per questo motivo chiedo di fare un tavolo di crisi coinvolgendo anche la Regione. Dobbiamo farci sentire".
Potrebbe essere solo un brutto sogno, uno scherzone o un gioco delle parti. Ma al momento attuale, la situazione dell'ippica romana, e di conseguenza nazionale, corrisponde a quanto raccontato sopra.

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