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venerdì, giugno 12, 2020

Premio Parioli e Regina Elena: È quasi magia! Ecco i candidati alle Classiche romane con le loro storie

Domenica a Capannelle Premio Parioli e Regina Elena.
Tutto esaurito, solo posti in piedi. L'edizione del Regina Elena 2020 ha chiamato a raccolta il numero massimo consentito per una corsa sui 1600 metri in pista grande: 19! E 19 saranno al via, con pronostico incerto tra quelle che sono favorite e pregano con le mani giunte in una condotta tattica lineare, e quelle che non sono favorite e sperano nella fortuna cieca per entrare per sempre nella leggenda di un albo d'oro ancora da scrivere.
Saranno 18 italiane più una straniera, La La Land (Outstrip), grigina, che ha vinto al debutto e poi ha impiegato un anno per vincere un'altra corsa. Tutto questo dopo essere giunta terza in Listed alle spalle del compagno di viaggio Rubaiyat (Areion) che correrà il Parioli, e poi terza ancora in Listed per femmine a Dusseldorf. Poi, a Dresda, in questo 2020 e alla seconda uscita stagionale, è arrivata la vittoria comoda e facile. Modello essenziale nel fisico, dovrà dimostrare di gradire Roma. SCHEDA E VIDEO QUI.
Contro di lei Lisaert (Rock Of Gibraltar) per la Dormello che non vince l'Elena dal 1980, Tibalda, con Ovidio Pessi in sella. Eppure è la formazione più vincente della storia di questa corsa. Dopo un periodo non positivo, gli allori classici sono cominciati a tornare e ne è una dimostrazione la vittoria di Lamaire nelle Oaks lo scorso anno per il combinato disposto Santini-Vittadini, che può essere una versione moderna (o almeno per loro speriamo) di Tesio-Incisa che ha fatto la leggenda di questa corsa. Toccherà alla magia di Fabio Branca risalire la china di una collocazione "steccatesca" che la farà partire dal numero larghissimo, il 18. Basta che Fabio guardi fuori dalla finestra per pensare e trovare una soluzione. 
Tra le altre Rose Secret (Sakhee's Secret), non convincente al rientro ma con carichi di lavoro da smaltire, Faccio Io (Bated Breath) con Geraldone Mossè in sella ad una cavalla che viene dalla breve per Bruno Grizzetti, il trainer più vincente di questa corsa nell'epoca moderna con 7 sigilli, ed ancora la vincitrice del Seregno Wonderful World (Ruler Of The World) che conosce la pista. Più tante altre mine vaganti che hanno storie da raccontare ancora non scritte o dipinte. ALBO D'ORO QUI.

Nel Parioli sono in 10, ma corsa bellissima ed aperta con varie buonissime individualità e bandiere pronte a sventolare per una o per l'altra formazione. Rubaiyat (Areion), SCHEDA CAVALLO QUI, che ha perso solo nelle 2000 Ghinee tedesche ma non è apparso ancora troppo convincente in questo 2020, si getta nella mischia di Roma. Se non patirà il caldo difficile perda. Poi Elaire Noire (Footstepsinthesand) che dovrà trovare un riferimento per non essere bersaglio di altri, poi il fuoriserie Badram (Mukhadram) che si presenta da imbattuto all'appuntamento, Cima Emergency (Canford Cliffs) che ha guardato da lontano Rubaiyat nel Gran Criterium ed ha avuto un approccio soft alla Classica, ed ancora Sicomoro (Sakhee's Secret) e Ranger In Paradise (Holy Roman Emperor) che ha radici importanti da far valere e se la giocherà fino in fondo perchè a Roma, quando ha preso i giri, ha fatto vedere bella azione. Anche qui in seconda linea partono cavalli apparentemente indietro nelle gerarchie ma pronti e speranzosi di sovvertirle: Cacciante (Night Of Thunder) possiede qualità, Castellazzo (Outstrip) ha forma esaltante, Security Reason (Canford Cliffs) e Tanking (French Navy) devono scalare l'Everest. Sarà una bella, bellissima giornata da vivere insieme.

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