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mercoledì, giugno 03, 2020

Verso Parioli e Regina Elena: Persiste il limite dei 12 partenti, ma come verranno selezionati? I 5 motivi per cui sarebbe stato meglio correre dopo il 14 Giugno le nostre Classiche

Nella foto, l'area di partenza del Derby Italiano sui 2200 metri.
Ieri pomeriggio abbiamo pubblicato la lista degli iscritti a Parioli G3 e Regina Elena G3, le nostre 2000 e 1000 Ghinee, che si disputeranno in data 14 Giugno prossimo.
Come già riferito in altro post abbiamo contato almeno 5 buoni motivi per cui sarebbe stato giusto correre il 21 Giugno anzichè il 14. Diteci almeno perchè non posticipare. Accettiamo risposte, ma almeno spiegateci. 
I 5 buoni motivi
1) Innanzitutto la possibilità di correre con pubblico e, checchè se ne dica, il pubblico è importante per la cornice e anche per il movimento dell'ippodromo. Sarebbe bastato correre anche il 15 Giugno, lunedì, o addirittura martedì 16 visto che è già programmata la giornata a Roma, ma nessuno ha voluto considerare questo aspetto. Del resto anche in Germania e Francia hanno disputato le loro Classiche di lunedì. 

2) Una settimana in più di tempo per i tre anni che hanno dovuto affrettare la preparazione, non sarebbe stata male. E nemmeno antitecnico in una stagione dove c'è anche il Gran Premio Milano G2 in programma il 28 Giugno, aperto ai 3 anni e prima del Derby! Non si sarebbe potuto spostare in autunno il Milano? Cosa c'è di tecnico ad aprire ai 3 anni prima del Derby? Mistero. Passi comunque obtorto collo vista la stagione particolare.

3) Con il Parioli e Elena il 21 Giugno, ci sarebbe stato comunque tempo per assorbire gli impegni per chi avrebbe voluto fare Oaks (5 Luglio) e Derby (12 Luglio). Accettabile che si corra il 14, ma niente di clamorosamente discutibile se si corresse il 21. 

4) Con la disputa del Parioli e Elena anche un giorno dopo il 14 Giugno (appunto il 15, senza necessariamente arrivare al 21), non sarebbe forse più nemmeno esistito nemmeno il blocco dei 12 partenti. O almeno, le maglie del protocollo sanitario (che comunque vale anche per un pò di settimane in più) si sarebbero potute allargare con una settimana più di tempo a disposizione.

5) Apertura delle sale scommesse. Stiamo vedendo che il tot è in completa sofferenza e fin qui poco male, perchè comunque andrebbe rifondato tutto. La quota fissa invece sta volando. Ora, premesso che l'ippica vive di contributo fisso e viene remunerata di circa 180 milioni per il montepremi ed è completamente staccata dal discorso scommesse, al tot questa remunerazione viene compensata dai movimenti (il 2019 ha chiuso per l'ippica con 494 milioni di euro di movimento tot, con la quota fissa a 134 milioni di euro, con questo dato ovviamente in crescita quest'anno). Bene, non sarebbe stato congeniale correre a porte aperte e con le agenzie di nuovo abilitate, due Classiche che sicuramente avrebbero attirato interesse?

Elencati questi 5 motivi, con il presente post intendiamo fare una serie di considerazioni a margine circa la situazione che ha del surreale, in relazione al fatto che ancora persiste il limite dei 12 partecipanti per corsa. Abbiamo provato a fare un gioco tra i candidati alla corsa e spuntano ovviamente più potenziali partenti di quelli realmente ammessi. Questo apre un grosso problema. Fino a ieri infatti l'ippodromo di Capannelle non aveva ancora ricevuto dal Mipaaf alcuna risposta in merito alla richiesta di spostamento e abolizione del numero massimo di dodici partenti. 
La provocazione è questa: A livello regolamentare la scrematura  e la selezione dei partecipanti avverrebbe per ratings. Il problema è il seguente: In Italia il rating ufficiale non esiste e dunque sopraggiungerebbero ulteriori problemi di come poter effettuare la selezione stessa. 
In assenza di comunicazioni si potrebbero prendere per intero i campi partenti di Parioli (potenzialmente 15) ed Elena (potenzialmente 17), senza limitazioni, e poi demandare al Ministero il criterio di selezione. Anche perchè sono annunciati cavalli dall'estero. Come verranno valutati? Siamo l'unico paese europeo che ammette cavalli dall'estero, opzione francamente discutibile. Speriamo non si arrivi a questo. Ma servono risposte immediate. 

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