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lunedì, marzo 23, 2020

Coronavirus, Elio Pautasso parla della eventuale riapertura e della situazione: "Derby a porte chiuse? Possibile". Ecco i problemi

Nella foto Elio Pautasso, direttore dell'ippodromo Capannelle.
Cosa pensano gli ippodromi della riapertura a porte chiuse? Elio Pautasso, Governatore dell'ippodromo di Capannelle, ha parlato poco fa ai microfoni di Unire TV e spiegato la situazione: "Il primo problema intanto è uno. In base al nuovo Decreto, che non comprende i centri di allenamento tra le attività che possono restare in attività, non siamo sicuri di poterlo mantenere aperto. Proprio in questi minuti stiamo facendo pressione sul Ministero per dare la possibilità di lavorare. Di conseguenza tutte le operazioni d'ufficio, comprese le iscrizioni, sono sospese. Seguiranno aggiornamenti".
E poi  alla domanda se si potrà almeno riaprire a porte chiuse, il Direttore ha detto: "Ad un certo punto dovremo bere il calice amaro e qualcuno dovrà cedere qualcosa. Bisognerà necessariamente seguire il calcio, e se è vero che come si dice si aprirà in Maggio penso che allora anche tutte le iniziative relative, e gli altri sport, seguiranno l'esempio. Io ho qualche dubbio visto che molti calciatori sono andati nelle rispettive nazioni e non si sa quando torneranno.. di conseguenza tutto il resto. Io penso non si risolva prima di Giugno".
Ma andiamo con ordine: "Purtroppo intanto sono saltate delle Listed come Natale di Roma e Circo Massimo. Lo stanziamento del montepremi è da salvaguardare e bisogna verificare e dovremo cercare di inserirci nel filone nazionale sul recupero di diverse risorse. 
Pubblico al Derby di Capannelle
In questo momento è difficile fare previsioni realistiche, stiamo cercando prima di tutto il problema dei centri di allenamento e nel nuovo Decreto non c'è nulla che li riguardi. Stiamo cercando di far emanare una circolare esplicativa almeno per tenere aperti i centri stessi, perchè c'è la necessità di muovere i cavalli per il loro benessere, anche al minimo, e deve essere supportato dal Ministero e quindi comunicarlo alla prefettura con il permesso di poter muoversi per lavorare e che stiamo stimolando. Prima emergenza vitalissima, ovviamente".
Poi ci sono gli scenari, il secondo step, relativo alle società di corse: Si può correre a porte chiuse? "Non si sa ancora, ma se allunghiamo molto il periodo di chiusura bisognerà cedere al compromesso. Abbiamo fatto delle ipotesi la settimana scorsa con l'ufficio tecnico, quello di riscrivere il calendario con la riapertura ad inizio Maggio come il calcio, che quasi sicuro aprirà a porte chiuse, ma molto dipenderà dai prossimi sviluppi. Questo però non so se con le ultime notizie, e l'ultimo weekend tragico, sarà possibile ai primi di Maggio. Forse è più ipotizzabile un inizio ai primi di Giugno, anche a porte chiuse. Ma il Derby a Luglio è molto complicato. In questo momento il calcio detterà le regole..E i segnali non sono incoraggianti per l'inizio di Maggio, viste le quarantene previste per chi torna da altre nazioni. Io mi immagino si riaprirà più avanti, è una idea personale che provo a sviluppare.. nulla di certo. Bisogna navigare a vista". 
Ed ancora: "Dovremo avere il quadro generale più chiaro, al momento l'obiettivo di tutti è quello della salute dei dipendenti, di noi, dei nostri collaboratori. Quando vedremo la luce in fondo al tunnel e la situazione si sarà allentata, allora potremo ipotizzare un programma di recupero".
L'Ing Elio Pautasso ha continuato sulla questione porte chiuse: "L'attività ippica riguarda tutta la filiera, per noi sarebbe una perdita clamorosa ma correre a porte chiuse darebbe la possibilità ai cavalli di poter entrare nel circolo, quindi nel periodo di porte chiuse potremmo provare ad andare avanti con la routine e preparare il discorso classico. Tutti dovranno fare la propria parte sacrificando qualcosa.. Se dovremo attivarci a porte chiuse lo faremo, almeno inizialmente, con la speranza di tornare ad abbracciarci".
Il Derby a porte chiuse? "Non ha molto senso, ma se l'alternativa fosse non disputarlo allora cercherei di salvare in qualche modo questo tipo di corse e si correrebbe lo stesso a porte chiuse. Non possiamo permetterci di perdere un anno, per quanto possibile. La selezione è sempre al primo posto nel nostro sport. Speriamo in una alternativa plausibile. Siamo nelle mani della provvidenza". 

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