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giovedì, giugno 22, 2017

#RoyalAscot, day 3: Big Orange con il cuore respinge Order Of St George nella Gold Cup. Il resto del day 3..

Gold Cup (Group 1) (British Champions Series): Il ruggito del leone! Big Orange (Duke Of Marmalade), ha respinto con cuore e coraggio il favorito Order Of St George (Galileo), uno dei cavalli più attesi dell'intero meeting del Royal Ascot. Il cavallo di Michael Bell, montato da James Doyle in sostituzione di Frankie Dettori, ha attuato la solita tattica d'avanguardia e quando è entrato in retta ha cominciato la sua lunga progressione proprio mentre il suo rivale diretto (sistemato nelle retrovie, forse troppo?) cercava l'azione migliore. Dopo 3800 metri percorsi con audacia, a 200 dal palo si è accesa la lotta con Big Orange all'interno e Order all'esterno, i due hanno "challengiato" con grandissima dose di agonismo tanto che si sono toccati in maniera reiterata, ma senza che i commissari potessero intervenire perchè era Order a cercare più volte il fianco del rivale. 
Duello a fruste alzate anche tra Giuseppe Doyle e Rino Moore, ma sul palo il tempo migliore è stato quello del 6 anni, sceso fino a 4/1 in chiusura di gioco, che ha battuto il favorito già vincitore lo scorso anno. Terzo è finito Harbour Law (Lawman), tornato in clima St Leger.. Stupenda performance, eroico Big Orange, in una corsa che merita di essere vista e rivista. Big Orange, stavolta si può dire, è uno stayer con le "huevas" grosse come cocomeri e si è bevuto 4000 metri come una Schweppes tonica. In questo 2017 era rientrato a Meydan, dopo aver corso in Dicembre anche a Sha Tin, ottenendo un quarto nella Dubai Gold Cup alle spalle di Vazirabad (il grande assente) ma poi ha fatto capire di avere energia da vendere a fine Maggio a Sandown vincendo di 5 lunghezze le Henry II Stakes G3 e presentandosi ad Ascot con una condizione fuori dal normale. Per Big Orange era la 9° vittoria in 24 uscite. IL VIDEO DELLA GOLD CUP QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.
Norfolk Stakes (Group 2): Il Coolmore s'è desta. Dopo la botta tremenda di Highland Reel (Galileo) nelle Prince Of Wales's, ecco che si è acceso il meeting anche per Aidan O'Brien e soci. Nelle Norfolk Stakes sui 1000 metri è emerso Sioux Nation (Scat Daddy) che pagava una cifra astronomica, per il team e l'affidabilità, di 15/1. Montato in maniera pazzesca da Ryan Moore, si è posizionato far side rispetto alle tribune e con un cambio di marcia devastante ha messo di passo Santry (Harbour Watch) e Cardsharp (Lonhro), con il favorito americano McErin (Trappe Shot) solo al settimo posto. Il vincitore è un imponente figlio di Scat Daddy (Johannesburg), stallone che ha un certo feeling con il Royal Ascot, la cui quota era determinata dall'ultima brutta prestazione nelle Marble Hill Stakes Lr, dove è giunto sesto di 7, al Curragh a fine Maggio. In carriera vanta già 5 corse, nelle prime 2 uscite della carriera ha ottenuto 2 piazzamenti tra Naas e Leopardstown, poi ha vinto la sua maiden a Cork, e successivamente ha corso la Listed al Curragh senza figurare, ma su terreno soffice. Troppo, per lui. Oggi ha pescato una gabbia alta ed una fascia di terreno galoppabilissima. Risultato? Isolamento.  Il tempo finale è stato di 1m 0.88s (slow by 1.88s).
Hampton Court Stakes (Group 3) (formerly The Tercentenary Stakes): Uno dei motivi principali di questo Royal, è la sfida a distanza tra i 2 colossi Godolphin e Coolmore. Una bella dimostrazione ne abbiamo avuto nelle Hampton Court Stakes G3, per reduci dei vari derbies. Alla fine Benbatl (Dubawi e la campionessa Nahrain), quinto ad Epsom, è emerso per i colori blue, la monta di Oisin Murphy ed il training di Saeed Bin Suroor che non è voluto mancare all'appuntamento. Il figlio di Dubawi (Dubai Millennium) ha seguito l'andatura del gruppo ed in retta era già in posizione predominante, ha anticipato le mosse di tutti ed ha respinto il buon serrate di Orderofthegarter (Galileo), sesto a Chantilly dietro a Brametot nel Derby francese. Al terzo posto il Juddmonte Mirage Dancer (Frankel), molto positivo. Per Godolphin era la quarta vittoria nel meeting. Ah, nel primo giorno, la tripletta blues ha in qualche modo celebrato i 40 anni dal primo vincitore ufficiale dell'avventura di Sheikh Mohammed con i cavalli da corsa con Hatta a Brighton. Alleluia. Il tempo finale è stato di 2m 5.40s (slow by 1.10s). IL RISULTATO COMPLETO QUI. IL VIDEO QUI.
Ribblesdale Stakes (Group 2) (Fillies): Niente, a Frankel non riesce una ciambella con il buco a questo Royal. Mori (Frankel e Midday), era molto attesa nelle Ribblesdale Stakes G2, ma sulla sua strada ha trovato una Coronet (Dubawi) in assetto spettacolare, presentata da John Gosden e con un Oliviero Peslier ispiratissimo nel lanciare la grigia all'inseguimento dei primi dopo andatura sostenuta da parte di The Sky Is Blazing (Sea The Stars). Ad un certo punto Mori non veniva avanti, Hertfort Dancer (Foxwedge) l'ha superata e si è lanciata verso il traguardo salvo poi subire il recuperone, rimanendo poi in quota per il terzo, della Juddmonte e di Coronet, che con un guizzo ha messo la testa davanti alla Mori stessa. Bella corsa per davvero, gran finale e grande monta del jockey francese. Coronet aveva corso benissimo contro i maschi, a Maggio è finita terza di Sobetsu nel Saint Alary G1 e poi nelle Oaks ha incontrato terreno soffice. Sul duro e sul miglio e mezzo ha tirato fuori una prestazione mai prodotta prima. Coronet è una homebred del Denford Stud, figlia di Dubawi e Approach (Darshaan). IL VIDEO QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI.

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